VENDROGNO – Domenica 8 ottobre consueto raduno per gli ex allievi salesiani del Collegio ‘Giglio’ a Vendrogno. Il convegno annuale in Muggiasca prevede il ritrovo alle 10 alla chiesa di San Lorenzo, quindi il tradizionale incontro.
Riproponiamo in tema un bell’articolo pubblicato su VN nel 2015 che ripercorre la storia di Pietro Giglio e dell’omonima struttura che ha ospitato a lungo un collegio dei salesiani (ora dismessa dal punto di vista educativo), in occasione del 200° anniversario della nascita dell’ingegnere – fondatore del famoso istituto che ha formato tanti studenti e futuri professionisti:
Correva il 14 luglio 1815 e in una casa della Frazione Bruga di Vendrogno nasceva Pietro Giglio da Antonio e Buzzi Agnese, nessuno allora poteva immaginare che quel pargolo avrebbe reso famosa Vendrogno.
A soli 23 anni, esattamente il 13 agosto 1838, Pietro Giglio di Mugiasca Provincia di Como nella regia università di Pavia presentò la tesi per il conseguimento del dottorato in fisica e matematica.
Dopo la laurea al fine di trovare un lavoro adeguato alle sue capacità emigra all’estero, realizza opere idrauliche geniali nel campo tessile che lo renderanno presto noto su tutti i mercati tessili d’Europa. Maturò con gli anni la decisione di ritornare definitivamente alla diletta Vendrogno. Quando tornò era un uomo ricco e arrivato ma decise di far beneficiare alla gente della sua terra le sue ricchezze.
Costruisce per esempio il canatorio di Inesio per dare lavoro alle donne, realizza un progetto per una strada carrozzabile Bellano Vendrogno Premana, ma la miopia dei possedenti del tempo non permise la realizzazione dell’opera, istituisce borse di studio , sostiene opere di religione e di carità e da ultimo stabilì che dopo la sua morte fosse realizzata un’Opera Pia a suo nome per donare alla sua terra una schiera di giovani culturalmente, religiosamente, moralmente e professionalmente formati, lavoratori competenti, buoni cristiani, coscienziosi padri di famiglia.
In data 29.08.1883 presso il Dr. Bettiga Pietro Notaio di Colico l’Ing. Pietro Giglio rilascia disposizioni testamentarie. In data 26.09.1883 l’Ing. Pietro Giglio muore a Vendrogno.
Così nacque il Collegio Giglio: “Lego la somma di L. 200.000 che abbia per intero ad essere impiegata per attivare, entro il termine di anni tre dalla mia morte, e per mantenere dappoi, in perpetuo, una scuola di arti, di industrie, di caseificio e in genere di agricoltura che dovrà portare il mio nome e che avrà sede possibilmente in Vendrogno mia patria…”.
I lavori furono iniziati nell’inverno 1888-1889 e portati a termine senza danni a cose o persone nel 1890. L’edificio che consta di quattro piani oltre il piano terreno e che si eleva per oltre 25 metri fuori dal suolo viene a costare la bella somma di L. 113.866,81 centesimi. Spesa sostenuta per L. 67.326 dall’Opera Pia e per L. 46.540,81 dalla Famiglia Giglio la quale ha voluto anche arredare il Collegio con altri L. 18.602,91 centesimi.
Dopo la costruzione del collegio-convitto e dopo un periodo di fioritura, la vita dell’Opera Pia subisce un brusco arresto tale da costringere il Consiglio di amministrazione a rivedere l’impostazione dell’opera e dare una nuova configurazione. Tale situazione durerà dal 1897 al 1938, ovvero gli anni che precedono la gestione Salesiana del Collegio Giglio.
È stata un’occasione fortuita a portare i Salesiani a Vendrogno. Infatti, Don Carlo Lecchi, allora Amministratore dell’Istituto Salesiano S. Ambrogio di Milano, cerca una casa per soggiorno estivo dei giovani convittori, che si trovi a una quota un po’ più elevata di quanto non sia Molteno in Brianza. Parlandone con alcuni ex allievi di Bellano, gli viene indicato il Collegio Giglio di Vendrogno, come ambiente capace di ospitare un buon numero di convittori, situato a 750 m. slm, bene esposto, abbastanza vicino a Milano e accessibile anche con mezzi di trasporto grazie alla strada carrozzabile proveniente da Bellano.
Fino al 1984 i Salesiani hanno tenuto aperto una Scuola Media frequentata da molti giovani della Valsassina, della zona del Lago di Como e della Brianza, e hanno tenuto viva, nella mente e nel cuore di tanti giovani, la memoria dell’Ing. Pietro Giglio che, per loro cristiana e civile educazione, non ha esitato a donare una parte rilevante del suo patrimonio.
Nel 1983 i Salesiani festeggiarono il centenario della morte dell’Ing. Pietro Giglio, benefattore di Vendrogno e della Valsassina e di mantenere vivo il ricordo di un così illustre figlio di questo paese.
Dal mese di ottobre 1984 al 2007 il Collegio fu utilizzato dalla comunità Casa del Giovane di Pavia quale comunità alloggio per minori e comunità terapeutica per ragazze.
Nell’anno 2015, ricorrenza del 200 anniversario dalla nascita dell’Ing. Pietro Giglio, in occasione del solito raduno annuale degli ex allievi, abbiamo ritenuto che lo stesso dovesse tenersi proprio nell’ex Collegio Giglio, chiuso ormai da anni.
Vendrogno sicuramente non potrà mai scordare quel tono di allegria e di vivacità, che il nostro “Collegio Giglio” rappresentava per il paese, che bello sarebbe stato se avessimo saputo realizzare quel “perpetuo una scuola di arti, di industrie, di caseificio e in genere di agricoltura”.
Oggi abbiamo voluto essere qui proprio per riaccendere una speranza, far rivivere il collegio Giglio, confidando che possa risorgere l’interesse per questo stabile patrimonio di tutte le comunità per scopi socio-culturali.