PASTURO – L’ucraino Andrij Bourdunos che il 29 agosto 2019 aveva rubato alimenti e abiti in un’abitazione di Pasturo e sottratto dalla chiesa parrocchiale del paese valsassinese degli oggetti sacri al momento in cui commetteva i furti, era capace di intendere e volere – mentre non è in grado, per le cure a cui è ora sottoposto nel carcere di Monza dove è detenuto per una condanna legata a una rapina a Lecco, di “stare in giudizio”.
È l’esito della perizia dello psichiatra Mario Lanfranconi, che ha illustrato in udienza ai giudici lecchesi Bianca Maria Bianchi e Paolo Salvatore la situazione del 40enne ucraino.
Oltre ai furti a Pasturo sono numerosi gli episodi, accaduti a Lecco, che vedono Bourdunos imputato. Il giudice Bianchi, alla quale è affidato il processo sui furti di Pasturo, ha aggiornato il processo al 14 maggio 2024, mentre il giudice Paolo Salvatore, che dovrà giudicare sugli episodi di Lecco, ha aggiornato l’udienza al 17 aprile del prossimo anno.
Nel frattempo Andrij Bourdunos sconterà nel carcere di Monza la pena per rapina e sarà sottoposto a una nuova perizia psichiatrica prima delle due udienze.
RedGiu
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