TACENO – Con il recente provvedimento adottato dalla Provincia di Lecco si chiude definitivamente una vicenda che si trascinava da anni. La nuova derivazione sul torrente Pioverna avrebbe comportato pesanti ripercussioni a livello ambientale, economico, sociale, ittico e sportivo con rischi sulla stabilità idrogeologica della zona.
“Perciò – spiegano il sindaco di Taceno Alberto Nogara e il consigliere provinciale nonché presidente della Fipsas sezione provinciale Stefano Simonetti – abbiamo lavorato tutti insieme per evitare questa situazione negativa; ringraziamo tutti gli interlocutori a partire dal sindaco di Cortenova, dai numerosi consiglieri comunali del territorio e agli ingegneri della Provincia per essere arrivati a questa significativa decisione che tutela il nostro territorio. Un ringraziamento doveroso fa fatto anche alla società poiché ha compreso le problematiche ambientali e insieme si è proceduto in questo percorso risolutivo”.
“Un grande risultato per la nostra amministrazione raggiunto con molta fatica e con grande fermezza – sottolinea Alberto Nogara – Fin dall’inizio ci siamo fermamente opposti alla realizzazione della centrale, che avrebbe quasi completamente prosciugato il torrente Pioverna, sconvolto il parco di Tartavallino, zona ad alto valore naturalistico-ambientale, ben conservata e turistica, tolto la possibilità di praticare la pesca sportiva e di ospitare manifestazioni agonistiche di livello nazionale e internazionale. Una forte rappresentanza dei cittadini di Taceno, consapevoli delle ripercussioni al delicato ecosistema, aveva manifestato forte contrarietà alla realizzazione di quest’opera”.
“In collaborazione con la Provincia di Lecco si è giunti a bloccare l’impianto – prosegue il sindaco – rilasciando la concessione alla realizzazione della più piccola centrale Fip, dal laghetto Pules al ponte di Tartavalle. La nostra amministrazione, in collaborazione con la Comunità Montana, ha in corso di realizzazione una passerella per la formazione di un anello di ritorno della pista ciclabile della Valsassina, soprattutto per collegare e valorizzare l’area del parco di Tartavallino con tutto il versante dal Pioverna, passando dall’area comunale di Chiarello, ai confini con Esino Lario”.
“Il Pioverna è salvo – precisa Stefano Simonetti – abbiamo evitato un disastro ambientale che avrebbe portato il Pioverna in secca. Ora basta con le derivazioni sul nostro territorio e anche i rinnovi delle derivazioni attive dovranno essere valutati con assoluta rigorosità. Con l’attuale situazione idrica le derivazioni producono un danno ambientale molto maggiore rispetto al beneficio energetico e il danno ambientale è per tutta la collettività mentre il beneficio è solo per pochi. Diciamo NO a nuove derivazioni in Provincia di Lecco”.