PASTURO – Con ogni probabilità, si tratta del progetto più rilevante (per somme impegnate – milioni di euro – e per l’obiettivo finale) come minimo degli ultimi anni, a Pasturo. Eppure sulla nuova maxi scuola primaria destinata a nascere sulle ceneri di quella “storica”, c’è chi nutre qualche dubbio. Molto circostanziato.
È il caso di Guido Agostoni, ex sindaco di lungo corso del paese – che pure fa parte della maggioranza dell’attuale primo cittadino Artana; quest’ultima ha fortemente voluto l’ambizioso progetto del nuovo plesso scolastico, registrando però una clamorosa astensione al momento dell’approvazione in consiglio comunale. Quella appunto del baffuto ex borgomastro.
Come mai perplesso sulla nuova scuola a Pasturo?
Premesso che nessuno mette in dubbio l’importanza della scuola per un paese, ci si chiede però se la scelta di costruire una nuova scuola a Pasturo abbattendo quella esistente (foto a sinistra) sia stata una scelta positiva per il nostro paese. Personalmente ho molte perplessità tanto è vero che mi sono astenuto anche in sede di Consiglio Comunale. Pasturo ha una scuola decisamente bella e funzionale. Negli anni scorsi sono stati fatti diversi lavori per metterla a norma rispetto alle misure antincendio, è stata installata una nuova caldaia per il riscaldamento, sono stati rifatti i serramenti, è stato sistemato il campo giochi collegato alla stessa scuola. Una scuola che negli anni ’80 ospitava sia le elementari che le Medie, poi trasferitesi a Cremeno rendendo liberi molti spazi che attualmente ospitavano l’Ambulatorio Medico, la Banda, la Protezione Civile ed altre associazioni.
Ma la scuola “attuale”, non necessitava di ulteriori lavori?
Certamente sì, in particolare un adeguamento alle norme antisismiche. E tutto parte da lì. Perché a livello tecnico viene suggerito, (siamo nel 2020) che forse non vale la pena intervenire sull’attuale edificio mentre sarebbe meglio pensare ad una nuova struttura. Personalmente ho espresso i miei dubbi in proposito, sottolineando in particolare la necessità di verificare anche l’andamento demografico e l’importanza di un confronto con i Comuni vicini.
Il fatto più negativo però è stata la totale assenza di dibattito e di confronto, sia nel Consiglio Comunale che con la popolazione, rispetto ad una scelta così importante e così impattante per tutto il paese. C’è stata solo la comunicazione – e siamo nel 2023 – che da parte della Giunta era stata già fatta la scelta di procedere alla demolizione dell’attuale edificio e alla costruzione di una nuova scuola ed era stato presentato nel 2021 alla Regione un progetto che prevedeva un costo di euro 4.500.000 (quattro milioni e cinquecentomila).
Ecco: il capitolo “spese”…
Nel frattempo i costi previsti erano saliti col progetto esecutivo a euro 5.700.000, rispetto al quale viene ottenuto un finanziamento di euro 5.140.000 e viene deliberato un mutuo di euro 560.000 (Consiglio Comunale del 21 aprile 2023). Pochi mesi dopo, una nuova verifica porta il costo complessivo ad euro 6.650.000 (sei milioni e seicentocinquantamila, + 47 % rispetto al progetto del 2021!) con l’assunzione da parte del Comune di un ulteriore mutuo pari a euro 750.000 (Consiglio Comunale del 4 luglio 2023) e l’utilizzo di altri euro 200.000 del proprio Bilancio, fra cui anche euro 130.000 che erano invece destinati alla realizzazione di un tratto di marciapiede sulla Provinciale, un’opera in realtà molto importante per la sicurezza dei pedoni, soprattutto in vista del Supermercato ipotizzato nella stessa zona.
Intanto gli alunni di Pasturo sono nei prefabbricati.
Fra pochi giorni si inizierà a demolire la vecchia scuola mentre i bambini dall’inizio dell’anno scolastico sono ospitati nei moduli allestiti nell’area del Centro Zootecnico. A questo proposito occorre dire che il trasferimento, a parte i costi aggiuntivi, è stato gestito correttamente per cui i bambini e le loro insegnanti hanno potuto trovare comunque un ambiente adeguato e confortevole.
Ulteriori considerazioni?
Questi ultimi anni sono stati “ricchi” per i Comuni, che hanno potuto realizzare diverse opere e in questo senso va certamente dato atto anche al Comune di Pasturo di aver ben operato e di essere riuscito ad intercettare diversi Bandi portando alle casse comunali i fondi per opere significative (allargamento di Via Casere, sistemazione Grinzone in Viale Trieste, sistemazione stradale del vecchio nucleo di Baiedo solo per citarne alcune).
C’erano altre opere necessarie al paese?
Certamente sì. In particolare la sistemazione dell’edificio della Cooperativa (che aspetta da oltre 25 anni!); il recupero a fini turistici della Rocca di Baiedo (l’incuria di questi anni ha di fatto annullato anche gli interventi precedenti); l’ampliamento del cimitero; anche qui per citare solo i più importanti. Ma ovviamente non si può fare tutto e questo è più che comprensibile. Meno comprensibile l’investimento così consistente rispetto ad un’opera non strettamente necessaria, investimento che bloccherà per i prossimi anni qualsiasi altra opera, come abbiamo già visto per il marciapiede di Via Provinciale e in diverse delibere di variazione di Bilancio per spese “aggiuntive” rispetto al problema scuola. Sappiamo bene cosa significa avere un debito, e quindi delle rate da rimborsare, per un milione e trecentodiecimila euro). In questi ultimi anni si è riusciti a fatica a chiudere alcuni dei mutui accesi negli anni precedenti e ora si riparte con un indebitamento consistente… Questa scelta peraltro costringerà a rinunciare ad alcuni progetti certamente significativi per il nostro paese, come quelli già citati e ai quali personalmente tenevo molto.
Per concludere…
Un’ultima considerazione fa riferimento all’andamento demografico. A Pasturo in questi ultimi anni sono nati in media 12 bambini ogni anno (nel 2022 ne sono nati 9). Sappiamo che per poter avere una classe prima elementare occorre un minimo di 15 bambini. Il problema sarà pertanto quello di mantenere a Pasturo la possibilità di avere anche nei prossimi anni l’apertura delle classi. Mi sembra un po’ semplicistico dire che siccome ci sarà una scuola nuova e bella, gli altri comuni manderanno a Pasturo i loro bambini. Questo soprattutto perché in tal senso non ci sono state intese preventive con gli altri Comuni, come avevo suggerito subito quando si erano ipotizzati gli interventi sulla scuola. Trovare gli accordi a giochi fatti è molto più difficile anche se ovviamente sarebbe auspicabile.
La vicenda della scuola coinvolge in effetti anche altre istituzioni…
Sì, mi sembra importante sottolineare infatti come, secondo me, sia mancata la politica anche ai livelli superiori al singolo Comune. Come si possono erogare fondi così importanti senza una programmazione seria che tenga conto del territorio dove un progetto, come quello di una nuova scuola, si va a realizzare?
Nota di VN: su quest’ultimo aspetto, nell’intervistare ad agosto il sindaco in carica era emerso come una interlocuzione “dal basso” (partita da Pasturo) ci sia stata, anche se almeno momentaneamente senza riscontri.
“In effetti ho avviato da tempo consultazioni con i Comuni vicini e anche se da uno di questi praticamente non ho avuto risposte (si tratta di Introbio, ndr) penso e mi auguro che un progetto di collaborazione possa realizzarsi”.
Pier Luigi Artana
Insomma, se da un lato la decisione è presa e, salvo sorprese ormai impossibili in materia di PNRR, sul progetto non si torna indietro, il capitolo che può rimanere aperto è proprio quello delle relazioni con altre amministrazioni locali, vicine a Pasturo.
E a chi si chiede se queste dichiarazioni dell’ex sindaco “aprano” in qualche modo le ostilità sul fronte delle future elezioni, rispondiamo che la stessa sensazione la percepiamo pure noi.
(Intervista a cura di Sandro Terrani – direttore resp.le VN).
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