PASTURO, SPESE E MUTUI PER LA NUOVA SCUOLA IRROMPONO IN CONSIGLIO. AGOSTONI PRECISA, LA MINORANZA CONTESTA



PASTURO – La nuova scuola è al centro dell’ultimo consiglio comunale del 2023, con la minoranza in rotta fuori dall’aula.

Il consiglio comunale di Pasturo della serata di venerdì 22 è stato inaugurato da due momenti comunitari, con la consegna di un attestato di riconoscimento e di un mazzo di fiori a Cinzia, dipendente comunale in pensione dopo 27 anni di servizio, e la consegna delle borse di studio agli studenti meritevoli del paese. Per la scuola secondaria di primo grado è stato premiato Maicol Invernizzi, che ha ottenuto 10/10 all’esame di terza, mentre per la secondaria di secondo grado il premio è andato a Irene Rocca, del liceo scientifico musicale Grassi, che ha ottenuto 94/100 alla maturità.

In apertura di consiglio, il capogruppo di minoranza Marinello Manzoni ha chiarito i motivi dell’assenza in aula della minoranza, scagliandosi contro l’operato della giunta: “La minoranza partecipa con il solo capogruppo per protesta in merito alla gestione della cosa pubblica, in particolare per la gestione dei fondi del Pnrr per la nuova scuola; critichiamo la scuola in sé, a cui siamo contrari e che riteniamo inutile perché destinata a un sottoutilizzo, oltre ai costi effettivi mal comunicati, con 5,4 milioni di euro di partenza, 1 milione e 300 mila euro di mutui già avviati e 200mila euro stornati da altri interventi come il marciapiede lungo la provinciale verso la croce della via Morietta, per un totale di 6,9 milioni di euro, con un costo di circa 4mila euro al metro quadro assolutamente insostenibile; i processi decisionali, con una spesa pari a tre bilanci annuali decisa esclusivamente in sede di giunta, senza la maggioranza; la presunta disponibilità di altri comuni della Valsassina ad utilizzarla, quando Introbio si sta attivando per una scuola propria e Primaluna l’ha già fatto; insomma, una gestione dispotica e una miopia nelle valutazioni, con l’ufficio tecnico oberato di lavoro per un’opera inutile”.

Il sindaco Pierluigi Artana ha chiarito: “Per dare i numeri, il debito comunale nel 2004 a fine giunta Manzoni era di 3 milioni e 736mila euro, a fine 2022 era di 781mila euro. Il contributo di 5 milioni e 140 mila euro dal Pnrr era ottenibile scegliendo di demolire e ricostruire il vecchio edificio, noi l’abbiamo ottenuto per poter passare dall’avere una scuola con una serie di criticità ad una scuola con una classe di efficientamento elevata, Zeb -20. Il costo è lievitato a 6 milioni e 285mila euro, perciò il comune ha aperto un mutuo iniziale di 560mila euro e uno flessibile di 750mila euro, oltre a 250mila euro provenienti dal bilancio; come giunta ci siamo messi in moto per recuperare il gap e la buona notizia di questa sera è che il Gse – Gestore servizi energetici ha valutato positivamente il nostro lavoro e ci ha finanziato 1 milione e 26mila euro, lasciando da spendere 120mila euro circa”.

“Quando con la giunta Manzoni è stata costruita la palestra – ha proseguito Artana – era stato aperto un mutuo di più di un milione di euro, non coperto da questo tipo di sovvenzioni e dunque rischioso, per cui credo che la situazione sia diversa”.

Manzoni ha rimarcato: “Non c’è stata possibilità di confronto nemmeno nella maggioranza, come testimoniato negli scorsi consigli dal consigliere Agostoni e dallo stesso sindaco. Inoltre faccio presente che il 60% dei fondi del Pnrr è da riconsegnare, per cui non sarà un’azione senza conseguenze”. Il sindaco ha risposto che “questi soldi verranno investiti completamente sul territorio e porteranno benefici qui, perché le imprese vincitrici degli appalti per i lavori sono tutte del territorio”.

Il consigliere Guido Agostoni, in risposta, ha precisato: “Riguardo i mutui citati, da sindaco ho dovuto rivedere i loro importi al ribasso a causa dei progetti della giunta Manzoni. Sulla scuola confermo che per due anni non ci sia stato un vero confronto, come ho affermato nell’intervista a Valsassinanews se ne è riparlato solo dopo aver ottenuto i fondi”.

L’assessore Ettore Ticozzi ha risposto: “Mi sembra strano sentirmi accusato di aver portato a Pasturo molti soldi, mentre sto ricevendo complimenti dagli altri paesi della Valsassina. Quando inserivamo l’intervento della scuola nel piano per le opere pubbliche, ci davate dei sognatori”. Il sindaco Artana ha rimarcato che gli investimenti passati hanno portato strutture funzionanti di eccellenza come la mensa dell’asilo e il cinema dell’oratorio e ha aggiunto che “dei 560mila euro di mutuo iniziale, una quota di 400mila euro è servita per la scuola temporanea che rimarrà al comune e che, al termine dei 3 anni, potrà decidere se rivenderla e incassare altra liquidità per il mutuo o consegnarla alle associazioni comunali per altri usi”.

Il secondo e il terzo punto, passati all’unanimità, hanno riguardato variazioni di bilancio come maggiori entrate per gli accertamenti sull’Imu, spese per la viabilità e il progetto definitivo dell’ampliamento del bacino idrico di Partus, suddiviso in due lotti per raddoppiarne e infine triplicarne la capacità.

I punti quattro e cinque hanno confermato l’addizionale comunale Irpef allo 0,3%, che Ticozzi ha quantificato in 70mila euro circa di entrate all’anno, e nessuna variazione alle aliquote Imu: “Nonostante – ha affermato Ticozzi – le difficoltà nel reperimento di risorse in bilancio, l’aliquota rimarrà del 9‰ per gli immobili ad uso produttivo, per i capannoni il 7,6‰ andrà allo stato”.

I punti sei e sette hanno incluso il Documento unico di programmazione e il bilancio di previsione 2024-26: per Ticozzi, “dal riepilogo si vede che, grazie ai contributi, le voci di bilancio sono aumentate da un complessivo di 2,2-2,5 milioni di euro a 8,5 milioni, con cifre che rimarranno significative anche per i prossimi anni”. Il consigliere Agostoni ha annunciato il voto di astensione perché “per la prima volta si approva il bilancio senza una riunione almeno di maggioranza”. Il resto della maggioranza ha votato a favore.

Dopo una revisione delle società partecipate, si è passati all’approvazione della gestione associata con la Comunità montana dello Sportello unico attività produttive – Suap, che permette di svolgere pratiche ad aziende e privati ed alleggerisce il lavoro degli uffici comunali. Artana ha commentato che “da 19 comuni aderenti, con l’uscita di Bellano che ha creato uno sportello interno, i costi sono variati dai 70 ai 100 euro all’anno poiché senza Bellano ci sono molte meno attività e dunque il personale costa meno”. Il costo per il comune ammonterà a 1.673 euro per il 2023 e 1.780 per il 2024″.

L’ultimo punto ha riguardato l’aggiornamento del piano di protezione civile: vigente dal 2013, con una delibera regionale deve essere aggiornato e caricato online per poter essere consultato più efficientemente.

Il sindaco ha infine comunicato nuovamente il riconoscimento del fondo Gse per l’edificio scolastico; ha poi chiarito che gli aumenti della Tari sono derivati dall’assenza degli sconti Covid e non da altri aumenti; ha comunicato che il comune ha partecipato a un progetto Cer di efficientamento energetico per cui l’energia in eccesso prodotta dalla nuova scuola verrà redistribuita nel paese e ci sarà una campagna di sensibilizzazione sulle agevolazioni per chi installerà pannelli fotovoltaici; ha confermato, dopo un incontro con Silea e i sindaci valsassinesi, che dopo l’estate 2024 la Valsassina introdurrà il sacco rosso; ha infine ricordato di aver portato personalmente le donazioni del comune per gli alluvionati dell’Emilia-Romagna all’asilo di Sant’Agata sul Santerno, per contribuire ai pagamenti delle rette “della gente che ha perso tutto”.

Michele Carenini

 

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