PASTURO. MINORANZA SULL’AVENTINO: “ESTREMO DISAGIO DI FRONTE A UNA GIUNTA AUTORITARIA E ARROGANTE”



Abbiamo chiesto la parola per dare comunicazione al Consiglio ed alla Cittadinanza presente del motivo per cui questa sera il gruppo consiliare di minoranza BAJ-PAS ha deciso di partecipare con la sola presenza della mia persona in veste di capogruppo. La scelta è motivata da considerazioni in merito alla modalità di gestione della cosa pubblica da parte dell’attuale Amministrazione Comunale e, specificatamente, della Giunta che la dirige.

In particolare ci riferiamo alla vicenda della gestione dei fondi del PNRR per la realizzazione del nuovo edificio scolastico, e ciò con riguardo a tre specifici aspetti:
1 – la cosa in sé;
2 – i processi decisionali che l’hanno determinata;
3 – le conseguenze che ne derivano.

LA COSA IN SÉ
Già abbiamo più ampiamente detto e scritto in merito alla nostra totale contrarietà ad un intervento siffatto che, da qualunque punto lo si valuti, appare ai nostri occhi quale scelta: 

mal gestita e, come tale, forsennata; priva di qualsivoglia principio di necessità; socialmente inutile (già c’è una scuola perfettamente funzionante); non preliminarmente condivisa con altri Enti; destinata ad un sottoutilizzo (nascono mediamente 10/12 bambini all’anno in Pasturo, mentre ne sono richiesti non meno di 15 per costituire una classe scolastica); sottaciuta/mal comunicata l’effettiva consistenza dei costi (oltre al contributo PNRR di circa € 5.200.000,00 già sono stati attivati mutui per circa € 1.500.000,00 e stornati ulteriori € 200.000,00 da altre destinazioni d’uso precedentemente deliberate);  economicamente disastrosa ed insostenibile (costi unitari dell’ordine, se non superiori, a €/mq 4.000,00, oltre alla perdita del manufatto pre-esistente).

I PROCESSI DECISIONALI
Lascia basiti e perplessi il fatto che un impegno di spesa tanto oneroso (dell’ordine di circa 3 bilanci annuali del Comune) sia stato deciso esclusivamente in sede di Giunta, senza confronto alcuno non solo con la minoranza ma addirittura con la maggioranza! Un atteggiamento questo spietatamente verticistico, se non addirittura privatistico, esclusivo al punto da divenire arrogante, tanto presuntuoso ed autoreferenziale da risultare incapace di accedere al confronto e ad una valutazione dialettica costruttiva, in definitiva tragicamente miope e destinato a più che probabili esiti insufficienti e negativi.

La presunta disponibilità dei Comuni vicini a mandare i propri figli a scuola a Pasturo (pur dal Sig. Sindaco più volte dichiarata), nella realtà già si è scontrata, ad esempio, col fatto che pure il Comune di Introbio sta attivandosi per la costruzione di una scuola propria e il Comune di Primaluna già lo ha fatto! Pia illusione dunque quella propugnata dal Sig. Sindaco di un futuro condiviso a posteriori con Enti e Comuni non preventivamente consultati: non funziona così!

LE CONSEGUENZE
Miopia ed approssimazione dunque nelle valutazioni strategiche, fanno il paio con analoga miopia ed inadeguatezza nella gestione del personale e della forza lavoro a disposizione del Comune. Gestione che oserei qualificare come disastrosa!

Parlo, ad esempio, dell’Ufficio Tecnico, che, assorbito dalla gestione di questo rilevante appalto delle scuole, non riesce a gestire l’ordinaria amministrazione se non con ritardi infiniti ed inaccettabili: 9 mesi (e non 9 giorni o 9 settimane), no! 9 mesi per emanare atti formali che la Legge impone dover essere evasi non oltre 60 giorni. Né l’Amministrazione comunale, pur più di una volta sollecitata ad intervenire e riparare, ha ritenuto opportuno e tantomeno necessario doverlo fare! Con buona pace del “popolo bue”, che può ben aspettare.

O, ancora, parlo dell’inspiegabile trasferimento ad altre mansioni di personale che per oltre 30 anni aveva acquisito profonda esperienza nell’ambito da cui è stato rimosso, oltretutto senza la pur minima precauzione a predisporre un congruo periodo di co-esistenza con il personale subentrante per il pur necessario passaggio delle consegne, con la conseguenza che nel nuovo ufficio, come pure nel vecchio, ci si trova di fronte all’inesperienza di un noviziato di prima nomina.

Oppure, ancora, parlo della inestirpabile incapacità a relazionarsi e a rispettare caratteristiche e specificità professionali del personale presente, con l’esito nefasto che l’Amministrazione Comunale, in sede giudiziaria, ha dovuto soccombere ed è risultata condannata al rimborso di svariate migliaia di Euro.

E chi se ne farà carico?
Il Sig. Sindaco?
O la Segretaria Comunale?
Oppure, manco a dirlo, i Cittadini che, ignari, fan la figura e pagano come Messer Pantalone?

RAPPORTI CON IL CONSIGLIO COMUNALE
Il tutto funziona non granché bene, dunque. E così non dovrebbe funzionare nemmeno il rapporto con il Consiglio Comunale, con la Minoranza e, soprattutto, con la Maggioranza.

Vero è che assistiamo in questi giorni ad una deriva generalizzata verso posizioni autonomiste, autoritarie, nazionaliste, sovraniste: già le avevamo conosciute 100 anni fa, allora si chiamavano fascismi, nazismi, stalinismi: oggi è cambiato il nome, ma la sostanza non tanto.
Che significato ha che un Capogruppo di Maggioranza (e non solo di Minoranza) sia tenuto all’oscuro delle decisioni di Giunta e ne sia reso edotto solo a cose fatte? È questo il modo corretto di intendere un confronto democratico, base irrinunciabile della nostra Costituzione e del nostro vivere civile? A noi non pare. Non pare proprio!

È per questo che ci siamo chiesti se abbia un senso la nostra presenza in sede consiliare.

Non vi è forse il rischio che, con la nostra presenza, si possa alimentare l’illusione che, in fondo, comunque un confronto democratico e costruttivo, il quale però, di fatto, non c’è, restando solo la possibilità di una mera presa d’atto di quanto deciso verticisticamente altrove? E se è così, allora la nostra presenza in Consiglio Comunale non rischia di ipocrita e fuorviante rispetto alla Cittadinanza ed agli Elettori che ne hanno visione? Orbene, questo non vogliamo che sia, ed anzi vogliamo che quanto esposto sia chiaro a tutti, fuori da ogni possibilità di equivoco.

Per questo preferiamo dare un segnale comunicativo forte ed inequivocabile, e dunque abbandoniamo l’aula, ci ritiriamo sull’Aventino, come peraltro succedeva già oltre 2.000 anni fa, presso gli Romani. Sia in tal modo a tutti chiaro l’estremo disagio in cui ci troviamo ad operare e la profonda amarezza con cui ci vediamo costretti ad un passo tanto grave e cesorio. Dopo oltre 30 anni di presenza in Consiglio Comunale, la cosa ci dispiace ed addolora, ma inevitabile, opportuna e necessaria Amministrazione.

Ce ne andiamo dunque, lasciando ad altri, ed in particolare a chi resta, l’esclusiva responsabilità di scelte tanto avventate e di metodi gestionali tanto autoritaristici, siano essi propugnati in prima persona (leggasi Giunta), o passivamente accettati e supportati in modo acritico e, per ciò stesso, compartecipativo (da altri Consiglieri che, pur legittimamente, ritengano opportuno rimanere

Buona serata a tutti.
E a tutti, i migliori auguri di un Felice e Prospero 2024.

Marinello Manzoni
Il Capogruppo di minoranza

 

 

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