DRUG VALLEY: IL CAPOBANDA SPARÒ A UN GIARDINIERE DI BARZIO MA QUELLA VOLTA SFUGGÌ ALL’ARRESTO



CREMENO – Non era sconosciuto alle forze dell’ordine l’uomo di origine albanese arrestato all’alba dello scorso mercoledì 13 marzo e ritenuto al vertice dell’organizzazione che gestiva il traffico e lo spaccio di cocaina in valle.

L’uomo è residente a Maggio di Cremeno; dopo il fermo gli agenti della Questura, con il supporto delle squadre cinofili, hanno dedicato l’intera giornata alla perquisizione di appartamenti e box scovando panetti di stupefacente sia nell’abitazione sia in un garage, ben celati ma già pronti per essere distribuiti ai numerosi consumatori che garantivano prolifici gli affari alla banda.

Non era nuovo il ‘capobanda’, dicevamo, a problemi con la giustizia. Si tratta infatti della stessa persona, già pregiudicato, che il 26 ottobre 2017 esplose un colpo di pistola a Barzio, in località Pratobuscante, rivolto verso il laboratorio di un giardiniere kosovaro.

Dopo l’aggressione l’uomo si sarebbe dileguato in motocicletta e per due giorni si rivelò vana la caccia che i Carabinieri gli diedero in tutta la Valsassina. Il terzo giorno, scaduti i termini per la flagranza di reato, l’uomo si costituì accompagnato dal suo avvocato.

Soggetto noto e violento dunque, su cui i poliziotti della Squadra Mobile tenevano gli occhi da parecchi mesi, e che questa volta non è riuscito a sottrarsi all’arresto.

RedCro

 

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