VALSASSINA – Quarta puntata della nuova rubrica dedicata al mondo degli animali – in particolare (ma non solo) quelli che ci sono più vicini e fanno proprio parte delle nostre famiglie.
RACCONTI BESTIALI è uno spazio quindicinale che ogni due settimane ci accompagna alla scoperta dei nostri amati cani, gatti e altre creature da comprendere per apprezzarle al meglio. A cura delle veterinarie Rosa Gorio ed Elisabetta Mariani.
La quarta uscita della rubrica riguarda ancora i migliori amici dell’uomo: i cani.
RACCONTI BESTIALI – quarta puntata
Incontri ravvicinati..ma non troppo
Tra le domande più frequenti che ci vengono poste nella nostra quotidianità c’è proprio questa: “Come devo comportarmi quando incontro un cane che non conosco?”
Spesso chi pone questa domanda teme incontri poco piacevoli, o ne ha avuto già esperienza. Incontrare un cane lungo il nostro percorso, è un’occasione di ascolto, lettura e una grande lezione di comunicazione a distanza, spesso (non sempre) silenziosa. Ma può rivelarsi in alcune rare occasioni un’esperienza complessa, soprattutto se non si conoscono le basi della comunicazione intraspecifica (cane/cane) e interspecifica (cane /altre specie).
Incontrare un cane, soprattutto libero, oggi spaventa la maggior parte delle persone, perché non ci ricordiamo più (o siamo troppo giovani per farlo) dei momenti del passato in cui il cane di paese e di corte era parte della vita reale ed era, in queste realtà, più o meno integrato e accettato.
Il cane libero che gironzolava in paese, spesso con una casa o una stalla più o meno accogliente che lo attendeva, aveva competenze per gestirsi piuttosto serenamente ogni tipo di incontro.. e soprattutto la possibilità di scegliere se incontrare e conoscere qualcuno, oppure se proseguire per la propria strada.
Anche oggi, con le dovute precauzioni e una buona lettura della comunicazione, può essere un’esperienza costruttiva e meno traumatica di quanto si possa pensare.. sicuramente meno difficile di un incontro al guinzaglio cane/ cane.
Innanzitutto mi piace precisare che non tutti gli incontri sono uguali, non tutti i cani si comportano nello stesso modo e soprattutto, non tutti i cani che posso trovare sul mio cammino hanno, nel contesto in cui li trovo, lo stesso ruolo.
Cosa significa incontrare un cane libero nella sua attività di pastorizia o di difesa del suo gregge?
Nei nostri ambienti montani non c’è più e non c’è ancora l’abitudine a lasciare grosse greggi custodite da cani da guardiania, come invece è consuetudine soprattutto negli Appennini e in altre realtà alpine dove la necessità di difendere gli animali al pascolo dai grossi predatori è reale e vitale. Indispensabile per la sopravvivenza del gregge è il prezioso aiuto che i cani guardiani degli armenti (pastore maremmano abruzzese per esempio) forniscono agli allevatori che fanno pascolare grosse greggi.
Laddove il ruolo di questi preziosissimi aiutanti viene valorizzato da tempo, sorgono cartelli molto chiari che invitano a mettere in atto comportamenti corretti per rispettare il lavoro che questi custodi del gregge svolgono con assoluta serietà. In questi contesti il guardiano può essere molto serio ed assertivo (sta compiendo il suo lavoro, non dimentichiamolo!) e ci sta comunicando la sua contrarietà al nostro avvicinamento, soprattutto se siamo accompagnati dal nostro amico a quattro zampe, che per un guardiano degli armenti può essere letto come potenziale predatore del gregge.
Non resta che fermarci, tenere il nostro cane vicino a noi, e modificare con calma il nostro percorso, mantenendo la distanza che il guardiano ci suggerisce essere quella da lui tollerata. Molto difficilmente deciderà di avanzare ulteriormente se le nostre intenzioni di andare altrove sono manifestate con chiarezza.
E se incontro un cane, non guardiano, lungo un sentiero mentre passeggio con il mio? Ogni cane è a sé, ha un suo vissuto, le sue esperienze, il suo livello di apertura sociale verso i conspecifici.. ma quasi tutti i cani non amano comunicare con gli altri cani al guinzaglio. Pertanto, consigliamo sempre di non fare incontrare cani in passeggiata quando si incrociano al guinzaglio.
E se, camminando, incontro un cane libero che mi abbaia fermo mentre io avanzo? E’ molto probabile che nei pressi di questo cane ci sia una proprietà che il cane stesso sta cercando di difendere ( una casa, un’azienda agricola, un gruppo di animali o di persone). Quando un cane segnala in modo chiaro che il nostro avanzamento non è gradito, la scelta più opportuna è sempre quella di fermarsi e trovare con calma un percorso alternativo, aumentando con gradualità le distanze dal cane e dalla proprietà che sta cercando di difendere.
Il nostro cane , in queste situazioni, va guidato con serenità verso una strategia di distanziamento, che, nella maggior parte di queste situazioni, risulta la più opportuna. Comprendiamo bene quanto sia dunque importante che il nostro cane riponga fiducia nei nostri saggi suggerimenti e sia pronto a delegare a noi la gestione di una situazione che può risultare critica. Se ben socializzato e in grado di comprendere la comunicazione degli altri cani, il nostro amico sarà ben contento di girare al largo da chi, in maniera evidente e chiara, sta richiedendo di non accorciare le distanze e di non invadere la sua proprietà.
E se io, consapevole del mio terrore per i cani, non comprendo nulla di ciò che mi sta dicendo il cane lungo il mio cammino?
Innanzitutto il consiglio più saggio è: MAI CORRERE O URLARE, MAI ALZARE MANI E DIMENARE OGGETTI NEL TENTATIVO DI ALLONTANARE.
Meglio prendere del tempo, fermarsi, studiare lo spazio circostante, ricercare con lo sguardo l’eventuale umano nei pressi del cane e comunicare con lui (In teoria, almeno con gli altri umani dovremmo essere in grado di comunicare in maniera efficace.. quasi sempre).
Richiedo, dunque, gentilmente di richiamare e legare il cane senza tensioni e senza alzare i toni, che rischiano di creare inutili conflittualità tra umani, che si ripercuotono, inevitabilmente, in maniera negativa anche sulle emozioni dei nostri cani.
Un consiglio più generale è quello di documentarsi in maniera appropriata, attraverso percorsi di formazione per i cittadini, studiati non solo per i proprietari di cani, ma aperti a tutti gli umani interessati.
Tra questi, primaria importanza hanno i percorsi formativi organizzati dalle ATS locali ( “IL PATENTINO PER PROPRIETARI DI CANI.. E NON SOLO”), dove si forniscono importanti chiavi di lettura sulla comunicazione dei cani, al fine di migliorare la conoscenza del loro linguaggio presso tutta la popolazione.
Come in ogni incontro delle nostre giornate, il suggerimento è.. concediamoci del tempo per osservare e ascoltare.. e non pensiamo solo che chi ci sta di fronte abbia cattive intenzioni.. vuole dirci qualcosa.. sta a noi comprendere e rispondere in maniera opportuna. Spesso la fretta ci induce a mettere in atto comportamenti impulsivi, facilmente fraintendibili.
Dr.ssa Rosa Gorio
Medico Veterinario esperto in comportamento
Educatore cinofilo con approccio CZ
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Presentazione delle nostre professionalità
Eccoci qui! Come quando si entra in una casa nuova sono d’obbligo le presentazioni: siamo le dottoresse Rosa Gorio, medico veterinario esperto in comportamento ed Elisabetta Mariani biologa con indirizzo fisiologico etologico.
Entrambe siamo educatori cinofili con approccio cognitivo zooantropologico e ci occupiamo prevalentemente di cani, ma non solo.
Questa rubrica vuole raccontarvi delle curiosità sul mondo dell’animalità, ma anche sfatare miti e false credenze sulle creature grandi e piccole che popolano il nostro mondo, in particolare il nostro territorio valsassinese.
Non siamo “autoctone”, ma abbiamo scelto di vivere in Valsassina con le nostre famiglie, quindi ci perdonerete se parliamo di questo territorio come anche un po’ nostro: questa valle ci ha adottato e fatto sentire parte di questa comunità. La nostra formazione parte dall’Università perché entrambe abbiamo scelto delle facoltà che hanno come obiettivo lo studio del mondo animale e del suo benessere, pertanto il nostro percorso si è sempre arricchito di stages e specializzazioni che ci hanno portato ad avviare delle professioni con questi tipi di indirizzo.
Siamo unite, oltre che da un’amicizia decennale, anche dalla passione per la pedagogia, l’etologia e la comunicazione nel mondo animale. Il nostro approccio si differenzia dal metodo addestrativo in quanto tiene conto del mondo sistemico e del gruppo sociale a cui appartiene quell’animale, quindi per noi le modalità di intervento sono di carattere multidisciplinare.
Ci piace sognare e, in collaborazione con ATS Monza Brianza, abbiamo avviato delle serate per il conseguimento del “patentino per proprietari di cani” in modo da fornire più informazioni possibili, sostenute da persone qualificate, per fare cultura in ambito cinofilo, ma non solo. Grazie a questa opportunità, potremo arrivare a più persone e fare conoscere questo mondo e questo approccio che caratterizza le nostre professionalità e il nostro sguardo sul mondo.
Vi aspettiamo!
Biologa e Formatrice
Istruttrice cinofila
con approccio CZ
Medico Veterinario esperto in comportamento
Educatore cinofilo con approccio CZ
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