Su 12 Comuni al voto 19 le liste, rispetto alla precedente tornata spiccano due popolosi centri –
Cortenova e Primaluna– che tornano ad avere almeno due gruppi in lizza per il municipio. Se non al centro, di sicuro in parte protagonista della disfida sarà il
progetto di fusionetra questi due paesi. Sfumata ogni ipotesi di “campo largo”, due liste anche a
Introbio, anche se nelle settimane precedenti i
rumors davano per certe
almeno tre compagini in lotta per
Villa Migliavacca. Anche a
Pasturo due liste contrapposte, per scenari forse meno prevedibili rispetto al 2019.
La lista unica si osserva solo nei Comuni di minore dimensione: Margno, Pagnona, Moggio, Taceno, Cassina Valsassina, paesi in cui il candidato se la dovrà vedere solo con il quorum (ora fissato al 40%).
Che sia un tiepido ritorno di interesse verso la politica a livello locale? Di certo nell’ultimo quinquennio i Comuni hanno tolto quel – consentitecelo – “
grigiore Montiano“, e sono stati oggetto di finanziamenti stanziati da Regione, Stato ed Europa, atti a controvertere
anni di austerity che hanno depresso l’economia; e questo aspetto non ha fatto che aumentarne la visibilità non solo politico-amministrativa ma anche socio-economica. Inoltre, sempre negli anni della pandemia i Comuni, quali ente di prossimità, sono stati chiamati a svolgere diverse funzioni per la cittadinanza.
La carica di sindaco è questione di genere? Osservando i dati sembrerebbe decisamente di sì: su 12 Comuni e 19 liste in corsa, solo due vedono una candidata sindaca, si tratta di Introbio con Silvana Piazzae Moggio con Mariangela Colombo.
Quanto all’
età media, il più anziano in lizza per un posto alla carica di sindaco è
Alberto Nogara, classe 1947, segue a ruota Guido Agostoni, nato nel 1948. Il più giovane candidato primo cittadino è invece
Manuele Cattaneoa Margno, che di anni ne ha 41.
Sui candidati alla carica di
consigliere comunale si osserva nella composizione delle varie liste un dato incoraggiante, che vede partecipare
molti giovani nati nelle decadi ’80 e ’90, e non manca nemmeno qualche nato nei
primi anni 2000. Una circostanza non scontata e sicuramente di buon auspicio, osservare un ritorno di interesse verso la gestione della
res publica da parte di giovani e giovanissimi. In questo
cluster di candidati si registra una sostanziale
parità tra femmine e maschi partecipanti.
A mancare forse è una diffusa rappresentativa della cosiddetta mezza età, concetto elastico se vogliamo e legato a paletti anagrafici ormai nel comune sentire non più così stringenti – e che non consente facili categorizzazioni; tuttavia, seppur con situazioni diversificate, in talune liste l’impressione è che questa sia la classe demografica meno rappresentata.
Entrando nel merito dei nomi il
sindaco stradinodi Pagnonase la dovrà vedere solo con il
quorum mentre più in basso a Casargo la sfida sarà la medesima di cinque anni fa con la differenza che la lista dello sfidante appare
sempre meno casarghese e più “forestiera” con metà candidati consiglieri di provenienza lecchese o brianzola. Una curiosità: sempre lo sfidante, nel simbolo mette a caratteri cubitali “
PASQUINI” e meno visibile il proprio nome di battesimo… Una piccola furbata?
A Margno, dove negli ultimi quindi anni, caso unico in Italia, ci sono stati ben due ballottaggi causa esito pari – segno di una profonda spaccatura nel paese – le due liste hanno trovato la sintesi su un nome unico.
A Taceno il coriaceo Nogara ha avuto la meglio sul suo vicesindaco che non è riuscito a presentare la lista. I primi cittadini uscenti di Cortenova e Primaluna, avviati verso la fusione e non più abituati a campagne elettorali di scontro, se la dovranno vedere con degli sfidanti attrezzati. Artusiriuscirà a farsi votare per la quarta volta oppure l’elettorato un po’ “stanco” lo manderà a casa? Galpertisarà riconfermato oppure lascerà la fascia allo sfidante?
A Introbio dopo una pre campagna elettorale caotica con due-tre liste pronte a sfidare Airoldi, alla fine ne è rimasta soltanto una. Difficile fare previsioni. A Pasturo Artanadovrà vedersela con Agostoni, quest’ultimo in accordo con Marinello Manzoni ha presentato una lista che sulla carta appare molto più debole di quelle che il ‘Guido’ era in grado di schierare negli anni che furono.
A Barzio sfida molto aperta che condizionerà la politica di tutto l’Altopiano. Giovanni Arrigoni Battaia riuscirà ad imporsi sull’ex Andrea Ferrari? Difficile fare previsioni. A Moggio e Cassina lo sfidante sarà il quorum del 40% – che pare alla portata di entrambi i candidati.
RedPol
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