Il progetto di fusione, non nasce oggi, ma era in cantiere già più di cinque anni fa. Inizialmente prevedeva la creazione di un super-comune che comprendesse Casargo, Margno e Crandola. A quel tempo, il primo cittadino di Crandola, Matteo Manzoni, un saggio amministratore che ha a cuore gli interessi della propria comunità, s’è opposto tenacemente a questa ipotesi, costringendo chi voleva cancellare i comuni a ridimensionare il proprio progetto.
Oggi, siamo arrivati al dunque. È sotto gli occhi di tutti lo scellerato intento di fusione, portato avanti sottotraccia, per poter poi mettere i casarghesi davanti al fatto compiuto, costringendoli ad accettare quello che non vogliono.
La difesa del nostro comune non riguarda solo l’identità, ma anche le risorse economiche. Nessun risparmio sul personale comunale che va a sommarsi, creando doppioni e posizioni organizzative più costose.
La cancellazione della propria identità con le infauste fusioni, porta alla perdita di servizi e alla formazione di aree dormitorio prive di tutto, come insegna il tragico esempio di Verderio Inferiore, ridotto ad una landa desolata e fusosi nel 2014.
Queste elezioni comunali rappresentano una sorta di referendum contro o a favore della sciagurata fusione fra Casargo e Margno.
Un disastro da scongiurare in ogni modo.
Per questo motivo la lista “Per Casargo” invita i cittadini a scegliere il Pasquini giusto nell’urna, senza farsi ingannare da promesse di altri.