BARZIO – Abbiamo avuto la possibilità di intervistare Andrea Panizza, successivamente al taglio del nastro della Sagra delle Sagre edizione 2024 da parte della medaglia d’argento nel Quattro di coppia alle Olimpiadi di Parigi.
Subito emerge la sua grande passione per lo sport: fin da piccolo ha sempre praticato diverse discipline, in un periodo della sua vita addirittura tre diverse (nuoto, rugby e canottaggio). Per riuscire a gestire il tutto durante la scuola, ha scelto di eliminare uno alla volta tutti gli altri sport.
Si descrive in maniera molto umile, (“Ero cicciottello…”) mettendo in luce come l’impegno e la costanza portino risultati: Panizza infatti quest’anno si allenava 13 volte a settimana, stando lontano undici mesi su dodici dai suoi affetti.
Durante l’intervista non si sottrae mai a una fotografia con i suoi fan o a una semplice stretta di mano (a sinistra con la sua famiglia).
Quando hai vinto l’argento olimpico a cosa hai pensato?
“Dopo la delusione di Tokyo ho pensato “finalmente ce l’ho fatta“, tutte le gare post Olimpiade del ’21, nell’intermezzo sono state una preparazione in vista di Parigi. Durante una gara come quella che è valsa l’argento non si è tranquilli, si sa quello che si prepara, ma non sai quello che hanno preparato gli avversari“.
Continua raccontando come sia importante il rapporto con la squadra, di come tra loro si riprendono nei momenti più difficili e si sostengono l’uno con l’altro, anche perché il tempo che passano insieme è davvero tanto.
Il campione si confessa dicendo che vorrebbe provare a fare Bob, un po’ per divertimento e un po’ per cambiare aria – magari iniziando a prepararsi e vedendo come va.
Insomma, un giovane sportivo pieno di energia, a cui non manca di certo la voglia di mettersi in gioco.
Andrea conclude ringraziando le Fiamme gialle, la sua famiglia e la sua ragazza che lo supportano in tutto (e aggiunge con un grande sorriso “che mi sopportano”).
Buona fortuna Andrea.
Regalaci altre medaglie, rimanendo come sei.
Christopher Anelli Manzoni