Egregio Direttore,
mancano poco più di venti giorni allo scadere di una data importante per la comunità di due paesi della nostra Valle.
E stranamene tutto tace!
Nessuna aria di attesa, curiosità, desiderio di sapere.
Che sia indifferenza, disinteresse, fatalismo: “Que Sera, Sera”?
La data del referendum, della quale si fa cenno in queste mie righe, è il 27 di ottobre 2024.
Cortenova e Primaluna andranno al voto per decidere la fusione dei due paesi in uno unico.
Decisione importantissima per la realtà delle genti dei due villaggi.
Matrimonio irreversibile, senza possibilità di divorzio. Né tra un anno, né tra 100 anni.
Ma questo concetto credo non sia pienamente compreso dalla maggior parte delle persone.
Il diritto di voto è una espressione di alta democrazia ed è una conquista che deve essere esercitata appieno, in ogni occasione sia richiesto al cittadino di valersi di questo diritto. È anche un dovere e con coscienza è giusto rispettarlo.
Non Le scrivo Direttore, per pormi sugli spalti di una barricata con la bandiera del sì o del no. Ognuno faccia le proprie valutazioni sul progetto proposto dalle due Amministrazioni Comunali.
Apparenti vantaggi e apparenti svantaggi.
Per avere una lucida lettura del domani non vi è che avere delle oggettive documentazioni sulle quali effettuare le proprie scelte o la sfera di cristallo, non facile da reperire sul mercato!
L’importante è che non ci si astenga dall’andare a votare. I risultati, visto che, “grazie al cielo” possiamo liberamente esprimerci, saranno quelli di coloro che avranno palesato il proprio voto nella discrezione delle urne.
E allora andiamo alle urne, per non dire in futuro “se… ma… io credevo… io pensavo…”!
La ringrazio Direttore, della Sua attenzione.
[Lettera firmata]