LETTERA/STRADA CREVESTO: “CRITICHE SUPERFICIALI, FONDAMENTALE PER REALTÀ RURALI”



Spett.le Valsassina news,

sono un vs. lettore, e vorrei spendere due parole in risposta alla lettera da voi pubblicata di quel villeggiante che da 30 anni frequenta Primaluna ma che evidentemente poco conosce della realtà di quel territorio nei suoi aspetti non solo turistici o rivolti alla ricerca delle castagne.
La costruzione di una nuova strada silvo pastorale commissionata grazie alla Comunità Montana, ma già da anni nelle mire anche del Comune di Primaluna, sembra finalmente giunta ai nastri di partenza e tacciare un servizio così importante per questa realtà rurale sembra quantomeno fazioso, superficiale e lontano dalla realtà in cui versano ormai questi siti prativi e boschivi avviati all’abbandono e all’avanzamento di un bosco indiscriminato di rovi, spini e alberi caduti e ammalati.

Sono trentino di origine e vivo da circa 20 anni in Valsassina, dalle mie parti le strade silvo pastorali hanno seguito lo sviluppo naturale della montagna e dal servizo fatto dai muli si è passati ai mezzi meccanici ed alla costruzione di nuove strade montane per accedervi a beneficio di valligiani e turisti.

Tacciare di “devastazione di un bosco” quella strada, servizio indispensabile per la sopravvivenza di cascine, prati e boschi avviati all’abbandono perché irraggiungibili se non a piedi con i carichi in spalla di materiali e attrezzature di lavoro e ben che vada con una motocarriola, non ha senso; negli anni duemila dover rimpiangere i muli sembra quantomeno allucinante e chi li critica dovrebbe provare anche a sporcarsi le mani per il mantenimento di queste montagne che negli anni venivano vissute quotidianamente.

Sono proprietario di una cascina ubicata in località Crevesto-Valle Molinara, località “incriminata” secondo il nostro autorevole villeggiante, destinata a cadere in rovina come altre adiacenti, ristrutturata con il servizio dell’elicottero a costi che ben conosciamo che è al servizio del mantenimento della zona prativa e boschiva circostante, lavori di fatica e sudore che evidentemente il villeggiante che ha scritto l’articolo poco conosce, dove le ideologie green si scontrano con il vivere la montagna, e rispettandola, mantenendola pulita e in ordine.
Probabilmente questo signore se facesse qualche giro in questi boschi, dove piante cadute, legna che marcisce, sterpaglie e rovi la fanno da padroni e sono da contrasto anche ai percorsi naturali delle piogge copiose di questi tempi che tracciano segni indelebili dei loro passaggi rovinosi, ci ripenserebbe.

Questa strada sarà costruita peraltro su ampi tratti rocciosi…altro che franosi, serve al mantenimento in vita di questa montagna e delle realtà lavorative che su di essa si sviluppano, fatte di sudore e fatica e non di chiacchiere tendenziose e faziose.

Grazie per questo spazio che mi sarà concesso e un ringraziamento anche alla Comunità Montana e al Comune di Primaluna che hanno condiviso e deciso la realizzazione di questa importante opera.

Italo Thaler

 

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