PRIMALUNA, POLEMICA SU CREVESTO. IL COMUNE REPLICA: “NON DEVASTAZIONE MA CURA DI UN TERRITORIO”



PRIMALUNA – Ha fatto scalpore la lettera pubblicata ieri su VN relativa a quelli che sono stati definiti dall’autore “propositi tesi a devastare un territorio“. Il riferimento è alla realizzazione della strada agro silvo pastorale per la località “Crevesto-Valle Molinara“, progetto che prevede la spesa di 1.770.000 euro.

A stretto giro di posta la replica del Comune di Primaluna, affidata alla vicesindaca Claudia Paroli.

Ecco le sue tesi, opposte a quanto contenuto nella missiva diffusa martedì:

Gentile,
I suddetti fondi PNRR (Missione 2 – Rivoluzione verde e Transizione ecologica, Componente 1 – Economia circolare e agricoltura sostenibile (M2C1), Investimento 3.2 Green Communities finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU), sono finalizzati a promuovere lo sviluppo delle Green Communities in attuazione dell’omonima strategia nazionale delle Green Communities di cui all’art. 72 della Legge 221/2015.
Le Green Communities (GC) sono comunità locali che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono, tra cui, in primo luogo acqua, boschi e paesaggio.
Questo intervento, che lei definisce “devastare un territorio”, per chi vive, ama e conosce queste terre è una fortunata occasione per la “cura di un territorio”.
Un tempo i nostri nonni vivevano e si prendevano cura dei nostri boschi, contribuendo alla pulizia e alla manutenzione con attività di pascolo, taglio legna etc. Oggi non può più essere così e se i boschi e se i versanti sono lasciati a sé stessi in breve tempo i pascoli scompaiono, fagocitati da boschi che se non manutenuti non sono più una ricchezza, ma diventano un pericolo.
La realizzazione di una strada a viabilità agrosilvopastorale (VASP) rende facile l’accesso per il raggiungimento della radura di Crevesto, situata a monte del comune di Primaluna. Qui è previsto il recupero di un edificio per lo stoccaggio delle castagne, prezioso esempio di architettura rurale, ed è una fortuna aver l’opportunità di poterlo conservare e di non lasciarlo ridurre a un rudere! È la nostra memoria e la nostra storia.
La costruzione della strada agrosilvopastorale avrà, attraverso interventi di forestazione, anche la funzione di pista tagliafuoco, per impedire il propagarsi degli incendi riducendone il rischio e i conseguenti danni. Permetterà l’accrescimento della vocazione produttiva dell’area interessata promuovendo e incentivando attività e iniziative rivolte all’agricoltura e all’allevamento. Il più facile accesso contribuirà alla rivalorizzazione paesaggistica e ambientale del territorio per una maggiore fruizione sia turistica che per i cittadini.
Infine, l’alleggerimento dei versanti contribuisce alla diminuzione del rischio idrogeologico, alla diminuzione dei rischi di esondazione degli affluenti principali e secondari al Pioverna e di allagamento urbano grazie alla riduzione dello sversamento e della confluenza di acque all’interno del torrente.

La condivisione con i proprietari dei terreni c’è stata e, per quanto so, hanno accolto favorevolmente l’intervento.
Per rispondere alla sua ultima domanda, no! Non si possono dirottare queste risorse finanziarie, erogate con finalità ben precise, sulla variante stradale di Primaluna. Non è che non si vuole, non è proprio possibile.
La invito a riflettere anche su questo punto di vista e, a lavori conclusi, a una passeggiata insieme verso l’alpe Crevesto… magari in cerca di castagne!

Un saluto

Claudia Paroli

 

SU VN LEGGI L’ORIGINE DI QUESTA REPLICA:

PRIMALUNA. “DUE MILIONI PER DEVASTARE UN BOSCO E RACCOGLIERE CASTAGNE. MA MANCANO I SOLDI PER LA TANGENZIALE”

 

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