BARZIO RISCOPRE DON GIACOMO TANTARDINI. PER IL PAPA: “L’ESSENZA DELLA VITA CRISTIANA”



BARZIO – Don Giacomo Tantardini ricordato questa sera nella sua Barzio grazie al libro fortemente voluto da papa Francesco e affidato alle cure del filosofo Massimo Borghesi.

Figura rilevante del cattolicesimo italiano degli ultimi decenni, ispiratore del settimanale “Il Sabato” e del mensile “30 Giorni” pubblicato in diverse lingue, grande studioso di Sant’Agostino e professore di teologia, don Giacomo Tantardini è nato a Barzio nel 1946. Nel 1972, giovane sacerdote attento ai movimenti studenteschi dell’epoca, si trasferì a Roma per terminare gli studi e lì svolse il suo intero apostolato.

In poco tempo il barziese ottenne la fiducia di numerosi giovani offrendo loro una proposta cristiana coinvolgente e appassionata. Passionale, irruento, sempre con cuore da bambino, divenne prete delle barricate e allo stesso tempo il fedele contemplativo che passava ore in preghiera con i suoi ragazzi. Per le migliaia di giovani che per anni lo hanno ascoltato don Giacomo è stato guida sicura e affascinante nel presentare il cristianesimo.

Le sue omelie sono ora pubblicate per i tipi della Libreria Editrice Vaticana (casa editrice ufficiale della Santa Sede di cui è responsabile il lecchese Lorenzo Fazzini) in un volume curato dal filosofo Massimo Borghesi e impreziosito dalla prefazione di papa Francesco, legato al sacerdote barziese da lunga amicizia.

Eletto al soglio pontificio l’anno successivo alla morte di don Giacomo, Jorge Bergoglio ha scritto di lui che “leggere e meditare le sue prediche farà bene alla nostra anima anche oggi perché ci comunicano l’essenza originale della vita cristiana. È un linguaggio semplice quello di don Giacomo, ma si sente la densità delle sue letture, dal pensiero teologico del prediletto Sant’Agostino alla prosa poetica di Charles Péguy, fino alla piccola via di santa Teresa del Bambino Gesù”.

Il 31 marzo 2012, a pochi giorni dalla sua scomparsa, don Giacomo Tantardini concluse con un filo di voce la sua ultima omelia pronunciando a fatica ‘Com’è bello lasciarsi andare tra le braccia del Figlio di Dio‘. “C’era tutta la sua vita e la sua predicazione in quelle dieci parole consegnate ai suoi amici e a tutti noi” scrive papa Francesco.

Venerdì 18 ottobre, alle 21 nell’auditorium parrocchiale di Barzio, l’occasione per approfondire il pensiero e ricordare la vita di don Giacomo. Ospite dell’associazione culturale La Fucina e della Comunità Pastorale sarà Massimo Borghesi, professore di Filosofia morale all’università di Perugia nonché curatore del volume che prende il titolo dalla frase di don Giacomo tanto cara al Santo Padre.

 

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