LEGGE DI BILANCIO, LE PROPOSTE DI UNCEM: NO AI TAGLI, PIÙ INVESTIMENTI, IVA AL 5% SUL PELLET



ROMA – Uncem ha trasmesso nelle scorse ore ai Parlamentari, ai Gruppi, ai Partiti le proposte di emendamento per la legge di bilancio 2025. Primo punto, l’eliminazione dell’articolo 104 che contiene, secondo Uncem, troppi tagli a carico degli Enti locali.

“Occorre eliminare ogni taglio – spiega Marco Bussone, presidente nazionale Uncem – Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani – Si tassino le grandi imprese del web e i grandi patrimoni. Si recuperino altrove, non dai Comuni e dagli Enti locali, le coperture per una finanza pubblica sempre più difficile, per una situazione che sappiamo bene essere complessa. Ma ci sono patrimoni ingenti, in mano a pochi singoli e società, che si possono tassare adeguatamente. Ci sono enormi profitti di grandi banche, assicurazioni, poche imprese che possono essere leva per una nuova finanza più giusta e solidale. I tagli agli Enti locali comprometterebbero servizi alle comunità, le risposte ai più poveri e ai più deboli, aumenterebbero le sperequazioni tra territori. No ai tagli. Di alcun genere. Vengano tolti con una azione di tutte le parti del Parlamento”.

Uncem nel documento chiede investimentiSulla strategia delle Green Communities, visti i 160 progetti strategici presentati da oltre ottocento Comuni insieme (riuniti in aree omogenee) da territori alpini e appenninici. Uncem chiede di aumentare il finanziamento del fondo montagna, Fosmit, per il quale oggi vi sono 200 milioni di euro e una legge nazionale che dovrà trattenere a livello centrale parte di quei fondi che oggi vanno interamente alle Regioni.

Uncem chiede la riduzione dell’aliquota IVA sul pellet, da portare stabilmente al 5%. E incentivi per i negozi che aprono nei territori montani. IVA agevolata anche per le opere contro il dissesto idrogeologico, per ottimizzare le risorse economiche disponibili per investimenti. Uncem chiede anche, come hanno già fatto diversi Parlamentari, di incrementare le risorse del Piano per i piccoli Comuni, quello a seguito della legge 158 del 2017: ci sono oltre 1100 Comuni con progetti (e altrettanti maldestramente esclusi dalla graduatoria, ma con progetti di grande efficacia) che aspettano di essere finanziati. Uncem chiede azioni anche per segretari e vicesegretari: in attesa di una riforma del TUEL, che modifichi anche lo status dei segretari (rendendoli finalmente meno burocrati e più manager della PA), Uncem chiede una più efficace organizzazione per consentire ai Comuni e alle Unioni montane di disporre del segretario.

Uncem dice NO ai tagli e anche alla riduzione del turn over del personale negli Enti locali, previsto nella prima versione della legge di bilancio 2025. Gli Enti hanno bisogno di più personale e di sostituire in tempi rapidi tutte le persone che vanno in pensione. No a ogni riduzione del turn over: punirebbe le Autonomie e il lavoro che si sta facendo per attuare progetti del PNRR e dei fondi strutturali europei.  Dal presidente Uncem Marco Bussone, apprezzamento per la disponibilità del Ministro Giancarlo Giorgetti proprio ad agire sul turn over. “Ma occorre evitare ogni taglio ai Comuni”, precisa il presidente Uncem.

 

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