LECCO – Spaccio di droga in Valsassina, sfilata di testi davanti al giudice monocratico Bianca Maria Bianchi. È entrato nel vivo il processo nei confronti alla gang che era stata sgominata nell’operazione “Drug Valley 2022” condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Lecco. In carcere erano finite cinque persone e una doveva presentarsi alla Polizia Giudiziaria.
Il principale accusato, un albanese, conosciuto in Valsassina come “Miri“, era presente in aula e i testi – alcuni hanno chiesto anche un divisorio per non essere riconoscibili dall’imputato – hanno raccontato come avveniva l’acquisto di cocaina, 40-50 euro a dose, in locali, bar, ma anche per strada. Giovani che venivano avvicinati dalla gang che di mese in mese ampliava la sua sfera d’attività e il relativo business in Valsassina.
Non sono mancate tensioni con alcuni testi, in particolare un indagato valsassinese, trasferitosi altrove, che ha usato termini e modi irriguardosi per un’aula di tribunale e più volte è stato richiamato dal giudice. Una frase ha colpito, al termine della deposizione: “È finita o devo tornare ancora, visto che è la seconda volta che vengo qui in tribunale?”.
Gli altri testi – alcuni anche padri di famiglia che si rivolgevano alla gang per l’acquisto di cocaina – hanno ricostruito nei dettagli lo spaccio ed è emersa una rete che coinvolgeva anche pusher della Valsassina.
Altri nomi che sono emersi nelle deposizioni odierne potrebbero essere sentiti in una delle prossime udienze.
A.Pa.
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