BARZIO – Ci sono notizie che non si possono dare, altre che vanno attentamente valutate prima di essere pubblicate – ma esistono pure avvenimenti sui quali cala il silenzio, l’oblio e in certi casi la questione si confonde con l’omertà o nel “migliore” dei casi la censura. Premessa necessaria per inquadrare quanto successo oggi in via Fornace Merlo, vale a dire nell’area della Comunità Montana Valsassina.
Un evento – ma sarebbe più esatto dire un fatto di cronaca – sul quale il riserbo è massimo. Ce ne sarà una ragione, sarebbe bello però che gli organi di informazione fossero avvisati del perché di cotanto mistero.
Se non altro perché un pezzo e solo quel pezzo delle fonti ufficiali e autorevoli che solitamente informano i media (parliamo di AREU – l’azienda regionale che si occupa di Emergenza e Urgenza) una “breccia” l’ha aperta quando, poco dopo mezzogiorno, ha aggiornato il proprio servizio dedicato ai giornalisti. Fornendo una sorta di indizio, molto generico, comunque una conferma che qualcosa di importante si era verificato poco prima.
Solitamente, gli eventi segnalati ai media sono circostanziati (incidenti, cadute in montagna, aggressioni e quant’altro comporti interventi d’urgenza). Stavolta no. Dietro a un generico “ALTRO/NON NOTO” si cela quanto avvenuto coinvolgendo ben 5 persone, tra i 26 e i 44 anni. E non deve essere stata roba “lieve” se inizialmente si è indicata la presenza di codici ‘gialli’ e soprattutto sul posto sono accorsi i Carabinieri e due ambulanze.
A questo punto, le redazioni interpellano le loro varie fonti, tra le forze dell’ordine e i mondi della sanità e delle istituzioni. Ovviamente, lo abbiamo fatto anche noi, come sempre. Ma a questo giro l’esito è stato un vero e proprio muro di gomma. “Rimbalzati”, cortesemente ma fermamente, non ci è stato possibile fare il nostro lavoro e soprattutto soddisfare la richiesta di chiarimenti emersa da tanti, tantissimi lettori di VN. Già avevamo il giornale sotto attacco di hackers (problema risolto in serata), poi la home page di Valsassinanews è stata tempestata di accessi da parte di chi voleva saperne di più – dato che l’intervento è stato molto “visibile”, come riferito.
Un piccolissimo varco tra i molti soggetti interrogati dai redattori ci permette di riferire quella che più di una notizia appare null’altro che un’ipotesi. In quella zona, ci è stato detto, agiscono assistenti sociali e si lavora nel delicato ambito delle fragilità. Compresi i cosiddetti “colloqui protetti”. Ecco quindi, a detta della riservatissima fonte, la motivazione del super riserbo intorno agli avvenimenti di oggi che comunque sarebbero sfociati in un’aggressione ai danni di operatori pubblici in servizio.
In ogni caso, speriamo e contiamo di essere in grado, magari nelle prossime ore, di spiegare nel dettaglio la mobilitazione di stamattina nell’area della Sagra.
VN