Gentile Direttore,
Tanto tonò, che piovve!
A quasi un anno dalla mia precedente segnalazione “Adeguamento rete fognaria… a quando l’adeguamento della rete Internet con la fibra ottica?”, sono state scavate a Margno (e credo anche a Casargo) le tracce della fibra ottica.
Certo non è merito mio: il PNRR prevedeva espressamente e da tempo l’obbligo di copertura con la fibra delle cosiddette “zone bianche”.
La Vostra testata ha pubblicato il 25 marzo scorso il sondaggio “STRADE DISASTRATE PER LA FIBRA OTTICA, CHE NE PENSI?”, dando forse risalto alla “criticità” degli scavi stradali.
Guarderei invece alle ricadute positive, rimarcando che la mancata cablatura di Margno e Casargo aveva un che di incomprensibile, visto che altri paesi limitrofi erano già cablati da un po’. Ma si intuiscono le variabili che possono entrare in gioco in questo tipo di partite.
Quanto al sondaggio, alcune delle opzioni ivi proposte sono di fatto compatibili tra loro: io ho optato per “Lasciamo fare, è utile comunque”, nella prospettiva del beneficio sicuramente derivante agli abitanti del Comune.
Ma è anche vero che forse “Manca una ‘regia’ pubblica, troppe riaperture”: capisco la grande città dove non è possibile – diciamo così – “coordinarsi” a livello di gestori delle utenze. Ma per il piccolo Comune, sarebbe troppo immaginare una conduzione di questi lavori più organica e “sincronica”?
Sulla opzione “Che non sanno lavorare” – pure sottoposta ai Lettori e a oggi primeggiante – grava il sospetto di un eccessivo disfattismo!
Speriamo non resti un lavoro “a metà” e che le utenze siano rese presto disponibili dai gestori: dieci anni e più “aspettando Godot” paiono sufficienti.
Con vive cordialità.
Vesevo Catalano