I SEGRETI DEL CORTABBIO CAMPIONE VALSASSINESE E “DI TUTTO”



PRIMALUNA – Due chiacchiere con Marco Marongiu, estremo difensore e leader del Cortabbio campione “di tutto” che giovedì scorso si è aggiudicato la Supercoppa Valsassinese dopo che a Giugno aveva trionfato pure nel torneo comunale. Poche domande da cui esce un quadro interessante di quello che fanno i giovani della Valle che, contrariamente a quello che pensano molti, non sono proprio casa, chiesa e oratorio.

Marco, chi sono i giocatori del Cortabbio?

Cortabbio (Primaluna) campione dell'edizione 2016

Il Cortabbio campione di tutto è composto da tredici giocatori, più che una squadra di calcio siamo una grande famiglia; anche perché su 13 calciatori 7 sono fratelli, abbiamo i fratelli Arrigoni (Gabriele 26 anni ed Alessandro 33), i fratelli Pali (Vilson 33 anni, Gjon 31 e Daniel 28), i fratelli Melesi (Nicholas 25 anni e Mattia 24), Nicolò Paroli 23 anni, Martin Lukic 20 anni, Andrea Brambilla 20 anni, Roberto Curti 37 anni, Ivan Caverio 28 anni ed infine io che ne ho 21. Nella vita quotidiana lavoriamo tutti in diversi settori, anche se sono le flange valsassinesi a farla da padrona.

Come avete raccolto questo gruppo di giovani vincente?

Il gruppo più o meno è lo stesso dello scorso anno con un nuovo innesto e qualche addio, ci siamo trovati una sera al Tennis di Primaluna per svolgere una partitella tra di noi 5 contro 5, eravamo in nove e senza pallone (ride), tra le risate generali di quella serata di inizio maggio ci siamo ripromessi che avremmo disputato un torneo delle frazioni coi fiocchi, e cosi è stato. Credo che il nostro segreto è che siamo grandi amici pure fuori dal campo, molti di noi sono cresciuti insieme, altri sono fratelli di sangue, in tanti tornei siamo avversari, in tanti altri compagni, perciò è stato facile creare un gruppo unito e pronto a tutto.

Giocare a calcio in Valsassina è, secondo te, un modo per aggregarvi e stare insieme?

Secondo me si, il pallone ha sempre unito intere generazioni, quanti pomeriggi passavamo ai giardinetti di Cortabbio a sfidare coetanei di Cortenova e di Primaluna, quanti match contro i milanesi al campo di Barcone, le sfide a 11 a Primaluna, sinceramente preferisco la mia infanzia a quella di questi anni, dal mio punto di vista un pallone “Supertele” e le ginocchia sbucciate sono meglio di cellulari e videogiochi, soprattutto dagli 8 ai 13 anni.

Quali altri modi avete per trascorrere il periodo estivo in Valle?

In estate in Valsassina ogni sabato c’è un torneo 12 ore di calcio che richiama appassionati da tutta la provincia Lecchese, pure gli altri sport hanno iniziato ad organizzare qualcosa come per esempio la pallavolo, poi ci sono gare di corsa in montagna e di mountain bike, lo sport qui non manca di certo. Per le discoteche invece siamo a secco (ride), per fare serate in disco scendiamo al Dancing Lavello o all’Orsa Maggiore, altri prediligono la Valtellina e la Bergamasca, ci tengo però a sottolineare che l’evento clou della musica elettronica europea ce l’abbiamo proprio qui in Valsassina, il Nameless, che pure quest’anno ha richiamato giovani da tutta europa per un totale di 24 000 presenze nelle tre sere di inizio giugno. Di bar invece ce n’è uno ad ogni angolo perché in Valsassina si beve poco (ride).

Quando avete capito che potevate vincere il torneo delle frazioni di Primaluna e la Supercoppa Valsassinese?

contrade cortabbio festeggiamentiIl torneo delle frazioni era il nostro obiettivo principale, avevamo l’obbligo di riscattare quello del 2015 con più ombre che luci. Ho capito che potevamo fare molto bene alla terza giornata quando abbiamo affrontato il Primaluna, il primo tempo lo abbiamo chiuso sotto di 2 gol, 3-1 per loro; dopo un discorsetto all’intervallo siamo entrati in campo completamente con un’altra mentalità e abbiamo ribaltato il match vincendo 4-3, lì ho capito che potevamo andare lontano e che questa squadra non moriva mai. Ho capito che potevamo vincere il torneo nell’ultima giornata quando abbiamo battuto il Gero che insieme a noi era la squadra più forte, se batti i più forti poi lo vinci il torneo e così è stato, nella finalissima abbiamo trionfato proprio sul Gero per 2 reti a 0. La Supercoppa, da giocare in casa, era un’occasione imperdibile, così abbiamo messo subito le cose in chiaro battendo il Vialone per 8-1, ho capito che avremmo vinto pure quel trofeo durante l’intervallo della sfida col Berlendino campione di Barzio, i ragazzi avevano il sangue agli occhi, non erano soddisfatti del nostro primo tempo allora sono rientrati in campo ed hanno dettato legge, la legge di Cortabbio, 4-1 finale e double azzurro.

Un messaggio ai più giovani?

Beh che dire, io direi che ci si può divertire pure senza sballarsi e conciarsi da sbattere via, ci sta la serata in cui magari superi il limite però deve finire lì, l’adolescenza è una okay, ma pure la vita, io ho la fortuna di essere così di natura, senza avere il bisogno di sballarmi (ride). Sceglietevi uno sport, una passione da coltivare, qualsiasi disciplina, andate in palestra, a correre, gli anni d’oro sono questi, poi non torneranno più indietro.

Un saluto?

Ciao a tutti e forza Cortabbio, grazie ai miei compagni per questa cavalcata trionfale, nove vittorie su nove che rimarranno nella storia del calcio valsassinese per sempre.

G. P.

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