VENDROGNO – L’assessore e il forestiero. Questa la lieta novella di quando amore e montagna convivono appassionatamente.

Il matrimonio si è celebrato sabato a Vendrogno e ha visto l’unione dell’assessore comunale Laura Taddeo con Renato Mauro, coetaneo milanese.

A 800 metri di quota la comunità di Vendrogno conta 320 abitanti, meno di un terzo del 1891, e il progressivo abbandono della montagna ha portato questa località a svuotarsi. Per questo il matrimonio tra Laura Taddeo e Renato Mauro, di 34 anni ciascuno, è un segno importante, come sottolinea il sindaco Cesare Galli a Stefano Cassinelli per Il Giorno “di matrimoni qui se ne celebrano diversi perché è un bel posto, ma una ragazza di Vendrogno che si sposa e mette su casa in paese è purtroppo una rarità. Per questo sono un evento le nozze celebrate sabato, una notizia che ha reso felice tutto il paese. Significa tanto questo matrimonio, è importantissimo per le nostre realtà dove difficilmente si riesce a mantenere coppie giovani sul territorio che offre poche opportunità e servizi. È bello vedere che c’è ancora chi ci crede e ama questa montagna che ha dato tanto alla nostra gente”.

La neo sposa, assessore al Bilancio nel Comune, radiosa spiega che “la scelta di Vendrogno per me è stata naturale. Sono nata e cresciuta qui, per me rimane il posto più bello del mondo. Per noi non è difficile, io lavoro a 40 chilometri da Vendrogno e mi piace arrivare a casa la sera e stare tranquilla in paese, dove tutti ci si conosce e ci si saluta. Non abbiamo le scuole e altri servizi che per una famiglia sono importanti ma abbiamo una bella comunità che per far crescere i figli è ideale, abbiamo luoghi incantati, un bel clima e l’aria buona. Tutte cose che valgono qualche decina di minuti in auto per andare a lavorare o a scuola“.

Una speranza si infonde nel clima di festa del matrimonio, che possa questo essere un segnale positivo di ritorno alle montagne. Anzichè proseguire nella ricerca spasmodica del progresso urbano, la tendenza sembra pian piano avvicinarsi all’idea del ritorno alle valli, protetti dalle alte mura di roccia sovrastanti.