LECCO – La notizia del crollo del cavalcavia di Annone ha raggiunto tutta Italia e non solo. Dopo la nostra inchiesta proponiamo l’analisi realizzata da Edilportale News. A esprimersi è Antonio Occhiuzzi, professore ordinario di tecnica delle costruzioni all’università Parthenope di Napoli e direttore dell’Istituto per le Tecnologie della Costruzione del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Occhiuzzi analizza le immagini precedenti al collasso del ponte e quelle successive e si spinge a dubitare che il trasporto eccezionale, ritenuto forse l’ultima causa del crollo, potesse realmente pesare 100 tonnellate. Codici alla mano, il professore parla di “un bestione a otto assi, con 30 gomme” e stima il peso complessivo attorno alle 70 tonnellate. Ben più che un comune tir, e che dunque avrebbe potuto superare il cavalcavia con procedure ben definite, in questo caso non rispettate.
E poiché per fare un disastro “non basta mai un solo errore ma ce ne vogliono tanti”, l’esperto non esclude nemmeno l’effetto corrosivo del sale da neve sulle armature in calcestruzzo e dalle immagini dimostra come calcestruzzo e armature fossero ammalorate.
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