LECCO – Il dirigente del settore Strade e Lavori Pubblici dell’amministrazione provinciale di Lecco Angelo Valsecchi (foto a destra), sarà processato il prossimo 29 maggio con l’accusa di omicidio colposo per l’incidente mortale avvenuto il 16 giugno del 2013 sulla SP62 nel tratto fra Bellano e Taceno, costato la vita al 53enne di Filago (BG) Demetrio Locatelli, sposato e padre di due figli. Sotto accusa dunque la Provincia e uno dei suoi dirigenti – già coinvolti con Anas nel crollo del ponte di Annone Brianza sulla superstrada 36 dello scorso 28 ottobre, in cui perì un automobilista di Civate e per un altro incidente accaduto a Varenna nell’aprile 2015, quando morì in moto un carabiniere, residente nel Milanese.
Ora Valsecchi dovrà affrontare un nuovo procedimento, sempre collegato ad un sinistro stradale. Quest’ultimo sinistro avvenne all’altezza della località Portone: la ricostruzione della Stradale di Bellano riportò come l’imprenditore bergamasco, in sella alla sua Ducati Monster, urtò la roccia a lato della carreggiata, perse il controllo della moto e ne fu sbalzato volando oltre il guard-rail in un dirupo cento metri sotto la strada – morendo sul colpo. Al centro dell’inchiesta la manutenzione della strada e le condizioni dello stesso guard-rail.
Il Pm Silvia Zannini ha ricostruito l’accaduto mentre il difensore di Valsecchi, l’avvocato Edoardo Fumagalli, ha chiesto l’archiviazione. Il Gup Paolo Salvatore ha disposto il rinvio a giudizio del dirigente, con prima udienza fissata per il prossimo 29 maggio.
Il legale ha preannunciato che il suo assistito motiverà direttamente al giudice monocratico Salvatore Catalano alcune eccezioni sulla “inadeguatezza probatoria degli accertamenti tecnici” ritenuti sufficienti per valutare lo stato di fatto di quel tratto di strada e “gli obiettivi limiti dei suoi compiti”.