Sfortunatamente il peccato è una realtà onnipresente tra noi e dentro ognuno di noi; oggi come ieri e come sempre. É cosa certa che noi siamo salvati e liberati da Gesù: ma non siamo stati fatti perfetti. Il male è in mezzo a noi, anche se non è chiamato con il termine di “peccato” che alcuni trovano inadeguato!
Ma basta guardarsi attorno. Nella società nazionale ed internazionale domina lo sfruttamento, la povertà, la fame, l’ignoranza, la violenza, la sofferenza di tanti innocenti, l’emarginazione di chi non ha voce.
Nel mondo del lavoro abbondano la competizione sleale, la disoccupazione, l’insicurezza, gli scioperi. Nel mondo della famiglia si nota la freddezza, la mancanza di dialogoe di comprensione, la lotta tra generazioni, l’indifferenza , l’infedeltà, il divorzio e l’aborto. Sul piano personale siamo dominati da atteggiamenti di superbia, avarizia, lussuria, invidia, ansia di dominio, odio, rivalità e vendetta.
Con S. Paolo dobbiamo esclamare:”Poveri noi!Chi ci libererà da questa situazione di peccato che porta alla morte personale e alla reciproca distruzione?”
Come è possibile lottare con successo contro il male e vincerlo dentro noi stessi, nella nostra vita e nell’ ambiente che ci circonda?
C’è una speranza indistruttibile: è Gesù, l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo.
Egli è la nostra vittoria, la nostra liberazione e la nostra pace!
Don Graziano
Vicario parrocchiale
Terza domenica di Pasqua
Domenica 30 aprile 2017
Anno “A” – Gv 1, 29 -34
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