VALSASSINA – Non solo Cremeno e non solo altopiano disponibili a coinvolgere i migranti di Maggio in lavori socialmente utili per la comunità. Anche Cassina e Introbio stanno portando avanti le procedure per attivare la collaborazione con il centro d’accoglienza dal quale, ormai da un mese, una squadra di sei ragazzi puntualmente esce per le strade di Cremeno e della sua frazione per aiutare gli operatori ecologici.
Un’iniziativa di cui oggi si dice soddisfatto anche il sindaco Pier Luigi Invernizzi, invitato sabato sera alle premiazioni di un torneo di calcio prima che la musica di Sandro Joyeux facesse ballare tutti gli ospiti.
Da quando la recente legge Minniti ha imposto ai richiedenti asilo di restituire qualcosa alle comunità che li accolgono l’esperienza che Barzio e tanti altri comuni lombardi, Bergamo su tutti, hanno sperimentato nel loro piccolo si accinge a diventare una consuetudine. Meritoria sotto questo aspetto la disponibilità dei sindaci Roberto Combi di Cassina e Adriano Airoldi Introbio che presto potrebbero approfittare di altri due gruppi di richiedenti asilo, verosimilmente altri 12 ragazzi che hanno ricevuto un “positivo” per restare in Italia.
E a questo punto stona ancora di più l’ostinazione di Ballabio a non voler dare attuazione alla legge che porta il nome del Ministro degli Interni. A stridere è proprio la posizione della sindaca Alessandra Consonni che da amministratrice non sembra affatto intenzionata a seguire l’esempio di altri colleghi (politicamente nemmeno troppo distanti da lei) mentre da consigliere di minoranza, meno di tre anni fa, non perdeva occasione per stuzzicare sul tema l’allora borgomastro Luigi Pontiggia.
C. C.