VALSASSINA – Grandi, grandissime manovre in corso in avvio di questa doppia campagna elettorale in vista del 4 marzo. Doppia ma in qualche modo perfino tripla, se si ragiona sugli assetti “paralleli” a quelli ufficalmente oggetto di competizione (Roma, Regione) – aggiungendo ad esempio l’ente intermedio che si chiama Comunità Montana.
Qui sono le date a mescolare non poco le carte della politica: il 4 marzo (2018) si voterà per le Camere ma anche per il rinnovo dei vertici regionali; dalla Regione in qualche modo “dipende” la CM – che nella governance vive però del voto dei 28 Comuni che la compongono. A breve 26, in realtà, visto che tre dei 4 della Val Varrone si stanno fondendo in uno soltanto.
Le date, si diceva: marzo ’18 per queste prime urne ma ci vorrà un altro anno per il rebelott che interesserà la più parte delle amministrazioni che compongono l’ente montano. Nel mezzo, un bel po’ di incertezza. Specie per quel vertice “ecumenico” formato da un presidente voluto dal centrodestra (Carlo Signorelli) con un vice del PD (Guido Agostoni) a rappresentare il quadro politico… di qualche anno fa. Quando Comuni importanti tipo Premana avevano un sindaco vicinissimo ai Dem e il peso di quel partito era maggiore, a tutti i livelli.
Adesso, nel bel mezzo della campagna elettorale teoricamente “altra”, ecco che i mal di pancia scattano in forte anticipo pure per via della CM. Ma se un elemento esterno (al territorio) come Mauro Piazza muove le acque “contro” Agostoni c’è chi invece nello stesso centro dx la vede diversamente.
L’esponente di maggior peso in Valsassina, il consigliere provinciale Antonio Pasquini, getta infatti acqua sul fuoco e dichiara che certe situazioni “non vanno forzate, in campagna elettorale”.
Insomma, un no a tensioni anticipate – anche se è chiaro che, qualora il PD dovesse subire la tranvata che tanti pronosticano, sondaggi e non solo alla mano, una discussione sul ruolo di Agostoni a Pratobuscante potrebbe aprirsi davvero.
Quel che è certo, oggi, è come le stesse preferenze nelle imminenti regionali possano pesare. Non solo a favore di un singolo candidato ma anche per “geolocalizzare” ruoli di rilievo nella guida della CM. Come dire: se qualche nome dovesse essere molto votato in un singolo paese, quel Comune potrebbe essere più considerato poi nella “resa dei conti” nella giunta comunitaria.