PREMANA – La notizia è recente e apre il 2018 sotto i migliori auspici in termini di salvaguardia del territorio; una norma moderna (Legge 20 novembre 2017, n. 168 – Norme in materia di domini collettivi) che riprendendo regi decreti, mette una pietra tombale sull’annosa questione della Val Fraina. Almeno così affermano associazione “Alpe RASGA“ e Comitato “Salviamo i nostri torrenti” che commentano:

“Quello che alpigiani e comune già sapevano viene adesso ufficializzato … senza se e senza ma come si usa dire al giorno d’oggi.

Come già ampiamente detto in precedenti articoli si è avuta la definitiva conferma che, il diritto sui terreni gravati da uso civico, sugli alpeggi, è degli stessi alpigiani che da sempre detengono tale diritto, adesso riconosciuto formalmente con la semplice costituzione di un ASBUC (Amministrazione Separata Beni Uso Civico).

La richiesta della costituzione dell’ASBUC per l’associazione Alpe Rasga è già stata presentata ai competenti uffici regionali da aprile 2017 e risulta essere in fase di ultimazione (entro fine febbraio si avrà tale riconoscimento).

A questo punto forte è la soddisfazione di alpigiani e comitato che hanno ricevuto anche l’apprezzamento del sindaco che, a seguito della richiesta di costituzione dell’ASBUC da parte dell’Alpe Rasga, vede l’ente da lei rappresentato di fatto sollevato da ogni compito e responsabilità in merito alla Centrale di Fraina. Una legge che permette di fatto ad un ente locale di tutelare il proprio territorio … semplicemente non facendo niente!

Con questa legge che fa riferimento alla Costituzione italiana, si scinde definitivamente la competenza comunale sui domini collettivi, a favore delle ASBUC.

Al comitato, agli alpigiani e all’amministrazione comunale tutta, non resta che aspettare la fine del mese di febbraio per brindare a questo successo di democrazia popolare e salvaguardia del territorio”.