VALSASSINA –Nelle parrocchiali della Valsassina la tradizionale cerimonia della lavanda dei piedi. Protagonisti i bambini che riceveranno la prima comunione. L’episodio è carico di significato sia all’interno della ricezione degli Oli Santi (Crismale, Catecumenale e degli Infermi) consacrato in mattinata dall’arcivescovo di Milano Delpini con tutti i presbiteri e i diaconi, sia come parte della messa dell’Ultima Cena dove Gesù ha istituito l’Eucaristia.

“Lavarsi i piedi gli uni gli altri significa per i cristiani fare memoria dell’amore che Gesù ha avuto per i suoi discepoli” hanno ricordato i sacerdoti ai piccoli fedeli sempre stupiti da tale gesto. “Lavare i piedi, infatti, è servire, significa essere Eucaristia gli uni per gli altri – hanno aggiunto -. Lo testimonia il racconto stesso dell’istituzione del sacramento dell’Eucaristia come quello che narra la lavanda dei piedi, entrambi si concludono con lo stesso comando di Gesù: fate questo, fatelo anche voi”.

Nella lavanda dei piedi Gesù umilia sé stesso e assume la forma del servo. È come se egli mettesse in atto le parole di Lc 12,37: “Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli… egli si cingerà le vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli”.

La cerimonia dell’arrivo degli Oli Sacri e della lavanda dei piedi a Primaluna con il prevosto don Marco Mauri

La cerimonia della lavanda dei piedi a Barzio con il parroco don Lucio Galbiati e il diacono Fabrizio Valsecchi

La lavanda dei piedi a Margno con l’allegra cerimonia di don Bruno Maggioni

 

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