CENTRO VALSASSINA – Si è spento all’hospice ‘il Nespolo‘ di Airuno dove si trovava dall’inizio dell’anno Italo Tantardini detto “Lia“, notissimo orologiaio di piazza Cavour ad Intobio, residente però a Primaluna. 77enne, era nipote della famosa Italia Tantardini della trattoria di Vimogno, figura leggendaria scomparsa a 94 anni nel 2014 [foto a destra].
Oltre ad essere un cultore degli orologi, era anche appassionato di foto antiche; fra gli organizzatori del Safari alla trota con la società di pesca sportiva La Cascata negli anni ’70/’80 dello scorso secolo, aveva tenuto per decenni la piccolissima bottega nel centro d’Introbio – un’attività legata un po’ all’orologeria (vendita e riparazione), un po’ ai gioielli. Persona molto riservata, ha scelto di non far sapere pubblicamente dei suoi funerali, che si sono celebrati mercoledì pomeriggio a Primaluna.
Fino a poco prima del ricovero al ‘Nespolo‘, lo si poteva trovare nel suo negozietto, dove quasi in lotta con lo scorrere del tempo alla base della sua opera, decideva lui come e quando consegnare i pezzi aggiustati con abilità certosina ma appunto secondo cadenze e scadenze molto personali. Un personaggio che pareva sfidare la modernità dei tempi di oggi, “tenendo duro” in quei pochi metri quadri nel centro del paese. Forse l’ultimo rappresentante in questo territorio e oltre di una categoria in via di estinzione che per fortuna però potrebbe avere un “erede” nel nipote – destinato forse a proseguire il lavoro di Italo (a cui a sua volta aveva trasmesso la stessa passione il padre Giosuè).
VN