“Anche voi venite impiegati come pietre vive”: (2° Lettura) la vita di ogni Comunità cristiana, di ogni parrocchia, dovrebbe essere animata da persone che si dedicano con la massima disponibilità al servizio degli altri. Non si entra in parrocchia per dominare, ma per servire.
Nella vita della Comunità parrocchiale c’è posto per tutti. A ognuno la sua responsabilità, secondo le proprie capacità e possibilità. Nessuno dovrebbe dire: “Non so fare… non sono capace… ci sono persone più brave di me… è meglio che lo faccia il presidente, il parroco, la suora ecc… Sono espressioni che il vero cristiano dovrebbe abolire.
Ed eccoci al Vangelo: Gesù dice: “Io sono la via, la verità e la vita”.
Gesù è la via: ci sembra di seguirla, oppure camminiamo per altre strade? Stiamo seguendo la via larga del disimpegno, del disinteresse, della pigrizia?
Gesù è la verità: cos’è la verità per noi? Stiamo seguendo altre verità che la società di oggi ci presenta? Ci sono movimenti letterari, sociali, politici ed economici che creano tante verità, introducendo il tarlo del dubbio, per cui più nulla è sicuro e certo e molte idee si fondano sulle sabbie mobili del momento psicologico. Alla verità del Vangelo si sostituisce il “secondo me” di ognuno.
Gesù è la Vita: e invece si è predicato e e di predica il “Paradiso in terra”, costruito dalle mani degli uomini, che formulano una morale ad uso e consumo privato, salvo poi a trovarci davanti a situazioni paurose, che travolgono persone e istituzioni, con profonda sofferenza di tutti.
Pensiamoci!
Don Graziano
vicario parrocchiale
Domenica 15 aprile 2018
Terza domenica di Pasqua – Rito Ambrosiano “B”
Vangelo Gv 14, 1 – 11