PREMANA – Quando vuoi fare una cosa intelligente e utile, ma alla fine salta fuori l’inghippo.
La novità è l’introduzione delle corse domenicali “extra” delle linee Sab, finanziate grazie ai soldi del bando “Aree interne” (vedi nostra anticipazione esclusiva); il problema è che i nuovi orari in vigore da luglio a settembre sono stati costruiti “dimenticandosi” di alcuni aspetti importanti per gli autisti delle corriere extraurbane.
“Il turno del Bellano – annotano i dipendenti – è fermo a Premana dalle 10 fino alle 15 del pomeriggio, ad Avano la linea domenicale aggiunta resta in attesa dalle 10:35 alle 15:25“. E poi c’è la questione “strutturale” collegate a quei capolinea: “Siamo fermi 4 ore e mezza-cinque in punti senza servizi igienici dove manca un tetto dove coprirti dal sole e dalla pioggia, in entrambi i luoghi. Hanno costruito dei turni così, questi signori sono capaci di mettere in piedi i servizi per l’utenza ma si dimenticano dei servizi di prima necessità per le persone”.
Dunque, una buona idea ma organizzata meno bene. Secondo il consigliere provinciale valsassinese Antonio Pasquini la questione è già stata segnalata ai vertici dell’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale – in particolare ai vertici, Colzani e Colombo – e in Provincia è stata verbalizzata la richiesta della “doppia” corsa domenicale (andata e ritorno), che evitrerebbe i lunghissimi “stop” agli autisti.
“Un progetto ancora sperimentale – precisa Pasquini – che rimette al centro la vocazione turistica dei nostri territori. Ed è all’attenzione la necessità di monitorare in linea generale la situazione, prevedendo migliori servizi, pensiline fruibili e disponibili ovunque eccetera”.