Finché ci giustifichiamo, finché non vogliamo cambiare, finché vediamo il male che c’è negli altri e non il nostro, finché non gridiamo anche noi con il salmista: “Crea in me o Dio un cuore puro”, finché non viviamo tutta la verità che c’è nel sacramento della Confessione, la strada che porta a Dio ci rimane sbarrata!
E a volte è Dio stesso che ci umilia, che ci getta nella polvere, perché invano ha atteso un nostro atto di umiltà: allora la sua misericordia ci fa toccare con mano chi siamo, ci fa toccare con mano che siamo dei nulla, dei peccatori, dei presuntuosi; Dio a volte distrugge i castelli di carta che ci siamo costruiti, distrugge la nostra falsa santità, e mette alla berlina tutte le nostre sicurezze!
Ma quando Dio agisce così per il nostro bene, noi raramente vediamo questo come una grazia, come un dono: ecco che subito protestiamo, ci ribelliamo, accusiamo Dio di essere ingiusto. Quando Dio interviene come un chirurgo per tagliarci via il male, ecco che noi siamo pieni di rancore contro Dio: Dio ci spoglia della zavorra che abbiamo addosso, e noi gridiamo che Dio ci sta derubando!
“Imparate da me che sono mite ed umile di cuore” dice Gesù. Quanto è umile e paziente Dio con noi! Se solo lo accogliessimo, Egli si mette al nostro fianco, come un fedele compagno di viaggio, che è il viaggio della nostra vita.
Dio prende per mano tutti gli affaticati e gli oppressi e sostiene su di Lui il loro peso! Gesù, mentre percorreva la via del Calvario, portava sulle spalle tutte le nostre croci, ci schiacciano i problemi, le angosce, ma Dio ci chiede solo di dire a lui i nostri pesi e non ad ostinarci a portare noi la croce che col suo peso ci schiaccia: Dio la vuole portare con noi, al nostro posto, se noi gli e la diamo: ma anche in questo ci vuole tanta umiltà: riconoscere che da soli non ce la facciamo e appoggiarci al cuore grande di Gesù!
Dare a lui tutto: i problemi, le angosce, dare a Lui anche tutti i nostri peccati, perché li distrugga nel suo amore: Dio prende tutto con amore su di Lui e noi ne siamo liberati!
Perché Lui, Gesù, è il nostro Tutto!
Don Graziano
vicario parrocchiale
Domenica 8 luglio 2018
Settima dopo Pentecoste
Rito Ambrosiano “B”
Vangelo Gv 16, 33 – 17,3
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