GENOVA – La prima immagine del ponte Morandi di Genova che l’ingegner Marcella Battaglia vede, dopo che la sala operativa l’ha avvisata del crollo, fa temere per i condomini sotto la campata ancora in piedi: “Uno scenario apocalittico” dice.
Sullo schermo del cellulare appare una foto presa, sembra, sopra il ponte. Scura quasi in bianco e grigio mostra la carreggiata tagliata nel vuoto e un grande pezzo d’avanzo, quasi un triangolo, che si è innalzato verso il cielo. I colori appaiono cancellati, chissà se dalla pioggia, dalla bomba d’acqua in quel momento in corso, o dalla polvere rilasciata in aria dal crollo.
Da quei primi momenti, in poi, inizia per lei, come per tutti i vigili del fuoco, una intensa galoppata contro il tempo…
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