MILANO – Anche tanti undicenni cresimandi sono partiti da ogni comunità della Valsassina per ritrovarsi a San Siro al tradizionale incontro con l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini e i vicari episcopalic accompagnati dai loro genitori e dagli educatori oltre che dal vicario per la Pastorale Giovanile don Gianmaria Manzotti e dal vulcanico parroco dell’Alta Valsassina don Bruno Maggioni. Un momento unico e irripetibile per questi ragazzi che hanno ricevuto o riceveranno la cresima. L’Arcivescovo è entrato nello stadio Meazza accompagnato dal Consiglio Episcopale Milanese, tra cui tutti i vicari episcopali di Zona e dal direttore della Fom don Stefano Guidi, ha fatto il giro del campo mentre su grandi pannelli luminosi appariva la frase “In che senso?”: titolo dell’incontro, della lettera scritta dal Vescovo ai cresimandi e cresimati 2019 e del Cammino preparatorio “dei 100 giorni”.
“Siate voi i colori del mondo, la primavera di questo tempo.” li ha salutati Delpini. Durante l’omelia ha detto: “Ogni giorno seminate sorrisi, dite parole buone, diffondete bontà, chiedetevi chi fare contento”.
“Le orecchie sono fatte per ricevere i suoni, la musica e il rumore, servono per catturare ogni suono, le parole buone e anche quelle cattive, quelle che non si devono dire. Gli occhi sono fatti per vedere, vedo i fiori e la spazzatura, ma vedo anche la lampada che mi ricorda che Gesù è presente nel tabernacolo, anche se non lo vedo – e per catturare tutto quello che sta intorno” ha detto ai ragazzi l’Arcivescovo.
“Sento quello del cibo e dell’ostia consacrata; lo Spirito di Dio, che viene in noi, ci rende capaci di iniziare a dare: ecco perché siamo vivi, perché non soltanto riceviamo, ma doniamo, non siamo solo amati e serviti, ma serviamo”.
“Ringraziate per ciò che ricevete, gustate, odorate, sentite, toccate, ma cominciate a dare, seminate sorrisi, dite parole buone, Offrite abbracci e carezze, diffondete il profumo della bontà, condividete quanto nutre il vostro corpo e la vostra anima”.
“Ricevete la Cresima che rende capaci di donare, di prendersi cura degli altri perché siano contenti, fate qualcosa per gli altri, non pretendete solo che si faccia qualcosa per voi”.
Un invito che diviene, nelle parole che l’Arcivescovo scandisce, un compito affidato direttamente a ragazze e ragazzi. Mentre migliaia e migliaia di luci dei telefonini si accendono – «”per dare un significato di fraternità alla città e per illuminare, con la nostra piccola luce, portando la benedizione del Signore”-, si liberano in cielo i palloncini colorati e l’Inno alla Gioia di Beethoven accompagna l’Arcivescovo e i Vicari in un altro giro di campo.
Fonte Chiesadimilano.it
Il gruppo di ragazzi della Comunità Pastorale Maria regina dei monti
Il gruppo di cresimadi della Comunità Pastorale Madonna della neve
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