Tra i prodotti alimentari quello che forse più di tutti rappresenta il nostro Paese è la pasta. Secca, fresca, lunga, corta, a nido, sono molteplici i formati di pasta che, insieme con il riso, devono essere confezionati con modalità e materiali specificatamente studiati e scegli in modo accurato. Il packaging per la pasta secca assolve molteplici compiti, da un lato deve consentire di conservare a lungo il prodotto, dall’altro deve attirare i clienti offrendo specifiche indicazioni sugli ingredienti e la cottura ma anche con accattivanti colorazioni e precise indicazioni del brand.
Conservare la pasta
La pasta non è solo un prodotto che ha un buon successo in Italia, ma anche di uno dei portabandiera delle nostre esportazioni all’estero. Perché la pasta possa essere trasportata nei vati punti vendita e in qualsiasi Paese straniero, anche molto lontano, è necessario che la confezione sia adatta ad essere confezionata in grandi imballaggi, ma anche perfetta per la conservazione del contenuto. Stiamo parlando della necessità di preservare un prodotto alimentare dalle contaminazioni esterne, ma anche dal clima e dall’attacco di insetti o da agenti inquinanti. Nel caso della pasta secca le problematiche sono le medesime che riguardano altri alimenti simili, come ad esempio la farina o i prodotti da forno a bassa deperibilità. Per la pasta fresca invece è necessario adottare confezioni e metodi di confezionamento che permettano di preservare la freschezza nel tempo.
Carta o film plastico
La questione non è di così facile soluzione quanto si pensa, tanto che di solito dipende da una lunga serie di fattori. In linea generale per la pasta secca si preferiscono confezioni in carta robusta e resistente, anche se il film plastico è comunque utilizzato. Per la pasta fresca la carta subentra solo nel caso in cui si debba irrigidire la busta in plastica per fare in modo che i nidi o i formati particolari non si spezzino durante il trasporto. Per il resto si usa quasi esclusivamente film plastico per alimenti, che permette di limitare al massimo le contaminazioni esterne e il contatto con l’umidità e con l’aria. I materiali utilizzati devono anche essere idonei al contatto con gli alimenti, quindi rendere nullo il rilascio di sostanze chimiche che potrebbero modificare la composizione della pasta.
Non solo pasta
Nell’ambito del materiale per il confezionamento della plastica è compreso anche il packaging per il riso, che solitamente viene messo sottovuoto, almeno da una buona percentuale dei produttori italiani. Così come la pasta secca, il riso deve essere mantenuto al riparo da insetti, acqua e umidità, aria e da qualsiasi tipo di contaminazione esterna.
Confezionare al meglio
Chi si trova a dover scegliere le confezioni per la pasta e il riso, e in Italia stiamo parlando di un elevato numero di coltivatori e produttori, di solito pensa non solo alla conservazione, ma anche al marketing. Il packaging per la pasta secca e fresca deve non solo essere pratico e utile, ma anche attirare il cliente, che ha a disposizione un’ampia gamma di prodotti.