BARZIO – Un concerto nel concerto, con Louis Vierne protagonista. Questo potrebbe definire, in pochissime parole, la bellissima serata che ha inaugurato la 48ª Rassegna Organistica Valsassinese.

Il programma prevedeva l’esecuzione della suggestiva Messe Solennelle di Vierne, “intervallata” da alcuni brani organistici dello stesso autore. Vierne è un compositore sospeso tra mondi, dove l’anima romantica si fonde con quella dell’impressionismo alla Debussy, senza stridere, ma creando un tutt’uno armonico, e dando origine a qualcosa di nuovo, di particolare. La Messe Solennelle, eseguita per la prima volta nel dicembre 1901 nella Chiesa di Saint Sulpice a Parigi per due organi, è stata successivamente adattata per un organo, e in questa versione ci è stata proposta.

L’organo è qui sempre protagonista, come ricordava anche lo stesso Daniele Invernizzi, direttore artistico della Rassegna. Addirittura, in alcuni momenti, funge quasi da coro, con un effetto a “cori battenti”, dove le voci si trovano “a cappella” (senza accompagnamento). Questo effetto appare soprattutto nel Kyrie, ma anche altrove nella Messa.

Anche nei brani organistici si è mantenuta la stessa atmosfera sospesa tra mondi, dove, dalla delicatezza quasi estatica dell’Arabesque, si è passati alla scorrevolezza dello Scherzo e al vigore del Finale dalla Premiere Symphonie, sempre con lo stesso filo conduttore stilistico.

Pregevole l’esecuzione di Fabio Nava all’organo e dei due cori della bergamasca (Coro dell’Immacolata e Corale “Giacomo David”), che hanno saputo rendere al meglio le atmosfere dell’autore, permettendo di percepire le emozioni di questi brani, compresi la passionalità e lo slancio, senza però mai indulgere in eccessi. Gli interessanti commenti tecnici di Daniele Invernizzi hanno completato una serata davvero speciale.

Contributo a cura di  Sergio Ragaini

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