Lo sport nel mondo giovanile: passione, salute e socialità, ma cosa vuol dire fare sport?
I significati associati sono davvero molteplici, e risalgono praticamente alla notte dei tempi.
Si va dalle origini, quando la prestanza fisica era finalizzata alla caccia – e dunque all’alimentazione -, passando poi per le danze propiziatorie, arrivando infine a concepirlo come un tipo di attività ludica, magari connessa alla salute – mens sana in corpore sano, dicevano non a caso i romani -, oppure, come nei nostri tempi, al mantenimento della forma fisica.
In ogni caso lo sport, fa bene: alla socialità, al benessere e alla salute in generale, all’economia e al prestigio di un territorio, che sia un paese di provincia oppure una nazione.
E, soprattutto, lo sport fa bene alla crescita dei giovani.
Nell’epoca del sopravvento dei social network, della realtà virtuale e dei videogiochi lo sport consente infatti un rapporto decisamente fisico con il mondo, nonché un tipo di approccio che favorisce la socialità, la condivisione e la salute psicofisica in generale.
Ed è per questo che si tratta di un’attività utilissima ai giovani, dai primi anni di età all’adolescenza, fosse anche soltanto per ottenere una maggiore consapevolezza del proprio corpo e soprattutto della propria mente, delle proprie inclinazioni e delle proprie capacità.
Tutto questo indipendentemente dai risultati e da finalità di tipo meramente competitivo.
Certo, i dati raccolti in merito dagli istituti preposti sull’attività fisica degli italiani non sono sempre incoraggianti, come rivela un’indagine dell’Istat, secondo la quale, appunto, attenendosi ai numeri:
- gli italiani che hanno dichiarato di praticare un qualsiasi tipo di sport nel 2018 sono stati 20.738 mila, ovvero 758 mila in più rispetto all’anno precedente
- il distacco tra la pratica sportiva maschile e quella femminile è di ben 12 punti percentuali a favore dei maschi, che si dimostrano più rigorosi e meno “saltuari” delle donne nella continuità
- alcune regioni sono risultate più attive rispetto alla pratica dei vari sport (tra le quali Trentino, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia), mentre altre, dal Piemonte alla Sicilia, si sono dimostrate decisamente più sedentarie e dunque meno attive
- nello stesso periodo, in riferimento alla fascia di età dagli 11-14 anni e a quella dei 15-17 anni, le percentuali di attività fisica praticata sono scese dal 61,5 per cento al 50,5 per cento rispetto all’annata precedente
Certo, in stretto riferimento ai dati legati al mondo dei ragazzi, è pur vero che in alcuni casi le soddisfazioni derivanti dalle performance di giovani atleti nazionali e locali sono incoraggianti e importanti, a dimostrazione che lo sport e la sua pratica, a tutti i livelli, è necessario, anzi, è un vero punto fermo per le persone.
Lo dimostrano anche tutte le attività collaterali alla pratica stessa, che identificano in ogni caso una passione forte verso le diverse discipline sportive, dal calcio al nuoto, dalla ginnastica alle arti marziali.
Si tratta di dati confermati in vario modo: dal seguito televisivo all’adesione a gruppi dedicati sui vari social network, dall’acquisto di gadget tematici fino alla tendenza alle scommesse, passando per l’intrattenimento, che riguardino il calcio, il tennis, oppure altro.
Tutte le tendenze del mondo sportivo giovanile
Indipendentemente da tutto, sono sempre i giovani la vera anima del futuro sportivo.
Anche perché, senza atleti in campo e giovani promesse, non possono esistere neanche la passione, uno credo sportivo da seguire, il prestigio che una determinata disciplina o un atleta nello specifico porta a un territorio oppure a una nazione, qualsiasi sia lo sport di riferimento.
Se tra gli sport praticati dai giovani continua ad avere la meglio il calcio, anche per la sua risonanza televisiva o forse per certe promesse di notorietà e per l’indotto economico ad esso collegato – nonché per il fatto di essere diventato ormai un simbolo del paese Italia e per i numerosi eventi, anche sociali, collegati al mondo calcistico – , esistono anche altre discipline amate dai ragazzi.
Si va infatti dal nuoto alle arti marziali, passando per la ginnastica, il ciclismo e la pallavolo, senza dimenticare lo sci, nelle sue varie espressioni, come ad esempio lo sci d’erba, ovvero la versione estiva dello sci alpino, che ha fatto registrare importanti e prestigiosi successi giovanili.