BALLABIO – È stato ritrovato imbrattato quest’oggi il bivacco Emanuela, situato sul versante ovest del Monte Due Mani. Come sottolinea il CAI di Ballabio con una nota sulla pagina Facebook, il gesto vandalico infanga in primis il nome della piccola Emanuela Beri, a cui è dedicato il bivacco in questione, scomparsa alla tenera età di sette anni. L’autore del misfatto, con lo pseudonimo de “il filippino”, ha rovinato un riparo destinato a tutta la comunità, compiendo un’azione che potrebbe avere serie conseguenze.
Questo il post della sottosezione CAI Ballabio:
Buongiorno a tutti vengo ora a conoscenza che il bivacco Emanuela è stato imbrattato e rovinato da un gruppo di cui uno degli artefici si identifica come” il filippino”. Un’azione riprovevole che offende inizialmente la famiglia , a cui mi sento vicino nel dolore, della bambina tragicamente scomparsa in un incidente stradale e a cui il bivacco è intitolato, all’associazione che l’ ha costruito e destinato e a tutta la comunità. Mi rivolgo ai più giovani che frequentano la montagna; questi atteggiamenti che mirano a rovinare tutti i punti di accoglienza alpini non potranno portare ad altro che alla loro chiusura e quindi addio riparo. È la conseguenza alle azioni di questi nemici della collettività.
Marco Anemoli presidente CAI Ballabio.
C. A.