LECCO – Una coppia vincente non solo nella vita, ma anche nei rally. È la storia di Ivano Pasquini e Barbara Melesi, marito e moglie valsassinesi uniti non solo dall’amore l’uno per l’altra ma anche per l’alta velocità e le auto da rally.
Imprenditore lui, farmacista lei, Ivano e Barbara condividono da diversi anni non solo la vita ma anche l’adrenalina delle corse. Ivano è il pilota e Barbara, da quattro anni a questa parte, il suo preciso e fidato navigatore. Un’intesa nata quasi per gioco, come raccontato alla conviviale organizzata dal Panathlon Club Lecco in Canottieri, e che nel tempo ha portato notevoli risultati.
“Ho iniziato a correre nel 2003 – ha ricordato Ivano – ma in realtà la passione era nata molto prima, nel 1983, quando ancora giovane seguivo praticamente tutte le gare al Nord Italia. Poi ho iniziato con i kart e sono approdato al rally come pilota. Una volta mia moglie ha deciso di accompagnarmi a fare la ricognizione di una prova: da lì abbiamo capito che potevamo essere io il pilota e lei il navigatore. E così è stato. Devo dire che da quando corriamo insieme sono arrivati i risultati migliori. Evidentemente mia moglie mi porta fortuna!”.
Ivano e Barbara hanno partecipato a diverse gare conquistando piazzamenti di assoluto rilievo. “La mia prima gara di rally è stata nel 2008 a bordo di una Renault Clio. Non era andata benissimo perché avevo tirato il freno a mano in curva, l’asfalto era bagnato e mi sono rovesciato. Nonostante quello spavento sono andato avanti. Devo dire che il fatto di aver guidato i kart mi ha permesso di sviluppare una guida pulita anche quando la velocità supera i 160km/h, come in pista”. Attualmente Ivano e Barbara si stanno preparando per un altro importante appuntamento, il Rally del Sebino in programma il 5-6 ottobre nel bergamasco.
La coppia corre nel team PR2 di Marostica. “Per me salire in auto e dare le note a Ivano è quasi spontaneo, non so come spiegare, non mi rendo quasi neanche conto di andare a certe velocità – ha raccontato Barbara – mi agita di più il rally in pista ed infatti di solito li evito. Sicuramente in questo sport contano tantissimo la concentrazione e la consapevolezza delle proprie capacità. Come navigatore ho grandi responsabilità: le conseguenze di una nota dettata sbagliata possono essere molto pesanti”.