BALLABIO – Ormai quando rintoccano a morto le campane delle chiese ballabiesi ci si chiede se il defunto sia stato colpito dal maledetto Coronavirus. Ma per l’ennesima volta anche oggi la risposta è no. E il dolore rimane lo stesso, perché un altro pezzo importante del paese se n’è andato ed è ancora (come prima Anacleto Invernizzi ed Enrico Merlo) si tratta di un nato nel lontano 1928.
Ci ha lasciati poi in questo caso una “memoria storica” e culturale di Ballabio, quell’Alberto “Bertu” Scaioli che alla lunga e onorata professione di meccanico specializzato aveva aggiunto la passione per la poesia…
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ADDIO AL “BERTU” SCAIOLI: UN ALTRO CLASSE 1928 CHE SE NE VA (NON PER CORONAVIRUS)