MILANO – Perché questa ripartenza non sia una falsa partenza, occorre che tutti gli attori del trasporto pubblico – imprese di trasporto, gestori di stazioni e reti, decisori politici e, non per ultimo, i clienti – siano consapevoli che non si tratterà di un semplice ritorno alle normali abitudini del servizio pre-emergenza. Il ritorno alla convivenza sociale richiede uno sforzo diverso. Qualsiasi strumento non potrà essere sufficiente senza la consapevolezza e la responsabilità individuale che le azioni del singolo possono mettere a rischio l’esistenza di tutti.
Per ridurre i contatti sui treni verrà indicato su quali posti ci si potrà sedere, tutti saranno invitati a mantenere le giuste distanze e a fare attenzione ai flussi di entrata e uscita da treni e stazioni, a creare code regolamentate o, laddove possibile, a evitarle ma è evidente che senza un cambiamento delle abitudini, un viaggio privo di contatti non può che tradursi in un numero inferiore di posti a disposizione.
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