Prove generali di nuova normalità in Valsassina. Tutto è successo giovedì della settimana scorsa quando a Barcone è arrivata prima l’ambulanza e successivamente l’elisoccorso.

Come ai vecchi tempi, in tanti ci siamo affacciati alla finestra per vedere cose stesse succedendo. Il rumore dell’elicottero e la sua vicinanza mentre cercava di atterrare in un prato adiacente la via Provinciale ha stuzzicato la curiosità di molti di noi.

Tutti di corsa siamo corsi in strada per avere delle informazioni e per vedere da vicino l’enorme elicottero atterrato poco lontano. Tutti rigorosamente a distanza di sicurezza uno dall’altro, e indossando le nostre ormai “famigerate” mascherine.

Perfino le macchine si fermavano per vedere cosa stesse succedendo, alcune alla fermata dell’autobus, altre sulla strada circostante. Nessuno è riuscito a capire cosa fosse realmente accaduto, tutti chiedevano mantenendo le distanze a quello più vicino se avesse delle notizie, alcuni guardavano il telefono cercando news, altri si avvicinavano al luogo dove i volontari del soccorso stavano assistendo, in casa, qualcuno che aveva accusato un malore.

In pochi istanti moto, auto e tanta gente si erano riversati in strada in quella quasi normale serata valsassinese. Man mano che la curiosità iniziava a scemare, la gente ha iniziato a tornare nelle proprie abitazioni, nessuno aveva capito cosa fosse successo e le informazioni che si avevano, complice la distanza obbligatoria e la difficoltà nel comunicare con le mascherine indosso, erano veramente poche.

Nel giro di mezz’ora l’ambulanza è ripartita a sirene spente e l’elicottero si è alzato in cielo – facendo rientro da dove era arrivato.

Tutti siamo tornati alle nostre case, ci siamo tolti le mascherine e abbiamo ripreso a essere quelli di mezz’ora prima. Chiusi in casa per l’emergenza coronavirus. Quella dell’ambulanza e dell’elicottero è stata una prova generale di come sarà sicuramente la “nuova normalità”, fatta di mascherine, distanza sociale, occhi che parlano e poche parole…

Fer