PRIMALUNA – Detto in un precedente articolo della situazione a un anno dalla catastrofica alluvione del giugno 2019, ecco una breve intervista con il sindaco di Primaluna particolarmente colpito dagli eventi atmosferici di allora.
Mauro Artusi, che bilancio trae 12 mesi dopo quel ‘maledetto’ 12 giugno?
“Coi suoi lati negativi, a mente fredda posso dire che si sia trattato in qualche modo anche di una esperienza positiva, per certi versi: non ho mai visto ad esempio un forte senso civico come questo, uno spirito di comunità che raramente ormai si nota. Quella è stata sicuramente una cosa positiva. Penso poi alla reazione immediata ad esempio delle imprese, che senza chiedere “quanto prendo?” sono arrivate di corsa, da tutta la Valle, a partire dai ristoratori che hanno portato pasti caldi senza chiedere nulla in cambio. Ho in mente l’immagine di un volontario della Protezione Civile con la barba bianca, un bergamasco di oltre 70 anni, col suo escavatore, al lavoro in piena notte… Ecco, sono categorie martoriate oggi dal Coronavirus, gli anziani, i bergamaschi, i ristoratori e le imprese.
Le istituzioni come si sono comportate?
“Di norma vengono ‘bastonate’ e a volte anche a ragione; obiettivamente bisogna dare merito alle istituzioni, dai parlamentari ai consiglieri regionali, all’Utr. Lo stesso capo della PC nazionale Borrelli mi ha chiamato al telefono più volte, penso che sentire spesso un paesino sperduto in montagna, con tutto quel che avrà da fare, sia un bel gesto”.
Però non è esattamente tutto oro…
“Chiaro. Allora, subito la messa in sicurezza per circa un milione di euro è il dato più positivo; di contro resta tanto da fare, come per la Valle Molinara, cambiata poco o nulla, con lavori a monte ma l’alveo del torrente fino all’innesto col Pioverna è rimasto uguale a un 1 anno fa. la pioggia del 9 giugno, l’altro giorno, ha scavato un reticolo erodendo e portando in superficie un tratto di fognatura… dobbiamo stare attenti anche ai torrenti secondari, quasi sconosciuti e dimenticati ma sempre minacciosi. Ultimo dato negativo: i risarcimenti danni a imprese e privati ancora non sono arrivati. Certo, nulla è dovuto ma servirebbe un minimo di conforto, visto poi quanto accaduto adesso col Covid… In un anno ne abbiamo avuto per tutti i colori”.
Infine…
“Guardi, ogni volta che piove vengono i brividi… C’è l’ansia di voler fare, ma tutto gira intorno alle risorse, se non ne arrivano abbastanza diventa tutto difficile, ma sono ancora fiducioso: ho visto la risposta delle istituzioni, si tende a criticare ma in questo caso me le sono sentite vicine. Spero di non essere smentito”.
Un’ultima annotazione: stasera alle 20 incontro di natura religiosa alla cappelletta diventata “icona“ dell’alluvione del 2019.
Sindaco, consiglieri comunali e chi vorrà parteciperanno a un momento di preghiera promosso dalla parrocchia e aperto a tutti.
RedPri
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