BARZIO – “Dal 9 giugno abbiamo aperto “una porticina” ai parenti degli ospiti. “Porticina” perché data la situazione estremamente delicata non è consentito l’accesso libero ai visitatori; ma secondo procedura definita, programmiamo e organizziamo incontri tra ospiti e parenti. Abbiamo individuato una stanza dove l’ospite possa incontrare il parente a distanza, per la tutela dell’ospite stesso“.
Lo spiega la direttrice della RSA di Barzio ‘Casa S. Antonio‘, Veronica Bonicalzi – che ringraziamo per le foto pubblicate in questo servizio.
È obbligatorio l’uso della mascherina e non è consentito il contatto diretto “ma devo dire che tutti gli incontri che abbiamo organizzato in questi 10 giorni stanno andando molto bene, anche se ovviamente non si può consentire un “normale” incontro, ma i parenti comprendono e accolgono con positività e fiducia la nostra iniziativa“.
L’ospite viene accompagnato (in tutti i sensi) e ogni singolo incontro è mediato dalla direzione, e in seguito vi è un “monitoraggio” dell’ospite in reparto, per essere certi che emotivamente gli incontri siano benefici.
“Sono molto soddisfatta – conclude Bonicalzi – di come tutti insieme (ospiti, parenti, operatori) stiano e stiamo collaborando per cercare di avvicinarci ad una “normalità” che sembra ancora lontana, ma che proviamo da mesi in ogni modo possibile a ripristinare, migliorate, riempire di calore umano”.
RedSoc