NELLA STORIA DELLA VALLE/1918: IL PIAVE MORMORAVA E INTROBIO FESTEGGIAVA



INTROBIO – L’arcivescovo di Milano cardinale Ferrari si trovava a Introbio per la visita pastorale in Valsassina quando successe un evento particolare e significativo.

Mentre si realizzava un corteo per le strade di Introbio, in presenza di autorità civili e militari, per salutare la presenza dell’arcivescovo giunse proprio in quel momento la notizia della vittoria delle truppe italiane sul Piave.

Appena appresa la notizia, il cardinale che si trovava nella chiesa introbiese esortò i presenti a ringraziare dio del favore concesso “alle nostre armi e alla patria intera”.

L’arcivescovo disse: “L’amore alla patria è un comandamento di dio medesimo e i buoni cristiani devono osservare un tale precetto per onorare la religione con spirito di disciplina, di operosità e di sacrificio”.

La vibrante allocuzione, commentò il Corriere della Sera, “riempì di commozione gli adunati che terminata la funzione in chiesa, improvvisarono un’imponente dimostrazione per le vie del paese”.

Ecco parte del comunicato ufficiale dal generale Armando Diaz che annunciava la vittoria delle truppe italiane:

“Sul Montello e lungo il Piave la battaglia continua aspra e senza tregua. Nella serata di ieri abbiamo ricacciato il nemico a nord della ferrovia di Montebelluna e fatta indietreggiare alquanto la sua intera fronte d’attacco verso il saliente nord est del Montello, catturando 1226 prigionieri e numerose mitragliatrici” (Riferimento a La battaglia del solstizio o seconda battaglia del Piave combattuta nel mese di giugno del 1918).

F. M.

 

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