MILANO – Giovedì 4 luglio 1956, nello Studio 3 della sede Rai di Milano andava in onda una nuova puntata di Lascia o Raddoppia, popolarissimo quiz televisivo condotto da Mike Bongiorno.
A gareggiare quella sera c’era Luigi Rocca, un esperto di farfalle proveniente da Torino.
La puntata iniziò con le presentazioni di rito e dopo qualche minuto si passò alla prima domanda. “Vogliamo scegliere la busta?” disse Mike, scherzando su chi sarebbe stato a prenderla: “chi la sceglie, lei signor Rocca o una farfalla?”.
Dopo la scelta della busta con la domanda, il Rocca si accomodò in cabina e arrivò il quesito: “La ‘Pieris erganae‘ è una piccola cavolaia abbastanza diffusa nell’Italia centromeridionale e non altrettanto nel Nord. Per la Lombardia il Verity cita una sola cattura, precisamente quella effettuata dal conte Turati. Ci sa dire la località dove avvenne tale cattura?”.
Si capì subito che il concorrente era in difficoltà, perché cercava di temporeggiare, chiedendo ulteriori informazioni: “Nell’Italia settentrionale, ha detto, o in Lombardia?” domandò il partecipante; “Certo – rispose Mike – Lombardia, ma ora ci dica la risposta, che siamo in attesa…”.
Rocca rispose allora “Cogno” (piccola frazione del comune di Piancogno in Provincia di Brescia), ma la risposta era sbagliata. “Mi spiace, ma non è quella la località dove è stata catturata”. Ed ecco la risposta che coinvolse la nostra Valle: “La località era Primaluna in Valsassina, vicino a Introbio, sul torrente Pioverna” disse Mike Bongiorno,
“Beh” rispose il concorrente, “era come chiedere quanti peli aveva Manzoni sull’orecchio destro”, ma Mike, imperterrito come sempre rispose “Veramente qui si tratta di un libro, il Verity” ma l’affermazione del conduttore non convinse il Rocca che aggiunse, “Sì, un libro di 1.500 pagine con 13.000 nomi, insomma”.
“Comunque mi spiace ma lei ha perso, si tolga le cuffie e lasci la cabina” tagliò corto Mike, chiudendo ogni possibilità di discussione o polemica.
Insomma, il concorrente di quella puntata di Lascia o Raddoppia non fece come la signora Longari di Rischiatutto che era…”caduta sull’uccello” [mitica gaffe di Mike Bongiorno entrata di diritto nella storia della tv italiana]: il partecipante infatti cadde sulla “farfalla”… quella che il conte Turati catturò a Primaluna.
F. M.
Nota
Ma chi era il conte Turati, e che ci faceva a Primaluna?
Grazie a Flavio Selva, che ringraziamo, si apprende che il nobile Emilio Turati (1858-1938) entomologo specializzato in lepidotteri e autore di numerosi articoli scientifici, era buon amico della famiglia Torriani – la cui bella, grande abitazione nel centro del paese valsassinese faceva spesso da ‘base’ per le sue spedizioni “a caccia di farfalle”.
Ospite di donna Ida, nella seconda metà dell’Ottocento era ‘guidato’ sul Pioverna, in Grigna e altrove da Marco Selva – nonno di Flavio.
Proprio i Selva, nel 1937 acquistarono la villa che occupa parte della piazza della chiesa di Primaluna. “Il nonno e altri parenti e amici – commenta l’ex presidente degli Amici della Torre – scherzavano un po’ su questa figura che veniva in Valle “a caccia di farfalle“…”.
Le stesse costate la vittoria nel quiz tv del secolo successivo a quel Rocca che confuse Cogno con Primaluna.
S. T.
Lo stabile che fu dei Torriani, in centro a Primaluna