CASARGO – Giornata da incorniciare per la piccola frazione di Indovero e per l’alpeggio di Intelco: la locale associazione “Le Nostre Radici“, attiva nella salvaguardia e nella promozione di tradizioni e territorio, ha aperto le porte dell’ex casera al termine della prima tranche dei lavori di ristrutturazione che hanno visto il rifacimento di tetto, pavimenti e intonaci e la realizzazione di un ricovero notturno con servizi igienici, nelle intenzioni future anche la dotazione di uno spazio cucina.
Un tempo la casera era il fulcro della vita in alpeggio, attorno ad essa ruotavano tutte le attività economiche e sociali degli alpigiani che vedevano nell’allevamento del bestiame e nella lavorazione del latte la principale fonte di sostentamento. Oggi a condizioni mutate, la casera restaurata ad Intelco è anzitutto un edificio preservato dall’abbandono che torna ad essere fruibile nei suoi spazi dagli alpigiani e dai frequentatori della montagna.
Ieri, dopo la tradizionale Santa Messa agostana alla croce officiata dal parroco don Bruno Maggioni, la presidentessa della associazione, Maria Pasquini, ripercorrendo la nascita e lo sviluppo del progetto, ha voluto ringraziare tutte le persone quali fra i tanti Giuseppina Chiodi, Valentino Cargasacchi, Ambrogio Maglia, Serafino Pasquini e tutti i proprietari delle baite di Intelco,che negli anni a vario titolo si sono spese e hanno preso parte ai vari eventi di raccolta fondi, permettendo in questo modo di raggiungere l’importante risultato. Un plauso è andato anche a Fondazione Comunitaria Lecchese che ha stanziato un significativo contributo.
Parole di elogio verso tutti i volontari sono state infine espresse dal sindaco di Casargo Antonio Pasquini, intervenuto all’inaugurazione.