CASARGO – Lì, dove il sole sembra farsi spazio tra i monti per dare luce e calore al piccolo agglomerato di case, sorge Narro: una piccola frazione con pochi residenti, ma con tanti amici che in questo luogo trovano ristoro tra una natura prorompente e una comunità accogliente.
È qui che ha inizio il nostro racconto. Un gruppo di locali , tra cui dei giovani , “armati” di falci e decespugliatori, hanno donato ore di volontariato per ripristinare il vecchio sentiero che da Narro porta al Giumello, sul monte Muggio.
Si parte dalla via Centrale, caratterizzata dalla chiesetta e dall’antico lavatoio per poi addentrarsi nello stretto vicolo a sinistra. Bastano pochi passi per entrare nella storia: la viuzza si snoda nel borgo vecchio dove abitazioni si susseguono e paiono proteggersi l’una con l’altra da eventuali intemperie, ma non dai segreti che ogni famiglia custodisce. I sensi si attivano e i profumi di legna riposta in ogni angolo si mischiano ai gradevoli aromi del bosco.
Procedendo appare ben segnalato il sentiero verso i monti e si parte in salita. Le baite si diradano, ma ognuna di esse è così curata che merita uno sguardo. Non racconteremo quali sensazioni infonde una natura così vera e poco modificata dalla mano dell’uomo, non è questo il nostro fine. Vorremmo invece ringraziare la Proloco e tutti coloro che hanno speso il loro sudore per permettere a quelli come noi di godere di un sentiero pulito e sicuro.
Vorremmo esprimere la nostra ammirazione al nonno e alle nipotine che hanno ultimato le segnalazioni dipingendo di rosso e bianco le rocce: ora è impossibile perdersi. E che meraviglia pensare a due generazioni che si uniscono nell’attuazione del progetto.
Ringraziamo davvero tutti, dai più grandi ai più piccini perché sono loro a dar vita ai sentieri di montagna dove si respira il buon odore della terra, dell’aria rarefatta e sopratutto il pulsare di una comunità che sa pensare ed educare all’altro.
Ci piacerebbe che il percorso Narro-Monte Basso-Guimello fosse conosciuto e frequentato.
Ci sono “grandi cammini” lo sappiamo, e sicuramente lasciano un segno a chi li percorre; ci sono però anche “piccoli cammini” meno noti, meno impegnativi: noi crediamo che ciò che conta sia rincasare con cuore leggero.
Carmen Breda e Mauro Galli