ALTOPIANO – Corse scolastiche sotto i 15 minuti e il Coronavirus non c’è più? Tra gli interventi per adattarsi alle norme anti-Covid, dal 1° ottobre i pulmini dell’altopiano rispettano una nuova tabella oraria. Un provvedimento che stringe ulteriormente i tempi con cui gli studenti di elementari e medie vengono accompagnati agli edifici di Cassina e Cremeno e a fine giornata riportati a casa.

In queste rimodulazioni sconcertano però i minutaggi irrealistici che gli autisti dovrebbero rispettare. I 18 e i 15 minuti conteggiati fino all’altro ieri per il giro di Barzio e di Moggio sono stati rivisti e abbassati a 13 minuti. Tempi di percorrenza impraticabili non solo per il codice della strada ma pure per le leggi della fisica. È bastato che qualche ragazzino facesse caso all’orologio per esporre la faccenda ai genitori e far sorgere lecite apprensioni.

Il sospetto che si sta facendo largo è che le rimodulazioni orarie siano finalizzate a contenere le corse scolastiche al di sotto dei 15 minuti, limite oltre il quale cambiano le norme di sicurezza imposte dalla pandemia sui mezzi pubblici. Un dettaglio non da poco, che diversamente potrebbe rendere necessario contingentare gli spazi a bordo dei minibus, con conseguente aumento delle corse dunque dei costi.

Minori sembrano essere i problemi con i ragazzi delle scuole medie provenienti da Pasturo e che si muovono su autobus di linea, ma ciò non impedisce ai genitori di mantenere alta l’attenzione. La corsa ordinaria delle 12.20 (Lecco-Moggio-Barzio-Taceno) è stata rinforzata accostando un altro mezzo per il tratto Lecco-Ballabio, e agli studenti è permesso terminare l’ultima lezione con leggero anticipo per prendere la corsa precedente, tuttavia si segnala che i mezzi siano spesso al limite della capacità massima, con ragazzi in piedi – come d’abitudine prima della pandemia – e numeri ben al di sopra del limite consentito e indicato nelle targhette esposte.

Anomalie che generano preoccupazione e richiedono chiarezza per il bene dell’intera comunità.

RedAlt