LA REGIONE LOMBARDIA SUGGERISCE DI FARE USARE AI BAMBINI LE MASCHERINE COLORATE



Le esigenze dei cittadini sono di gran lunga cambiate dall’inizio di questa pandemia, con molte delle quali riferite a cose impensabili nel periodo pre Covid. Fra queste anche fare la spesa via Internet e riceverla comodamente a casa: non è esattamente una novità assoluta, ma gli italiani erano sicuramente poco avvezzi a questa pratica soprattutto per alcuni tipi di prodotti. Così, per assecondare il cambiamento, il Comune di Pasturo segnala gli esercizi che fanno consegna a domicilio.

Fra le innovazioni che caratterizzano questo periodo critico merita un approfondimento la ordinanza n. 620 della Regione Lombardia datata 16 ottobre 2020, emanata dall’amministrazione allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 entro i confini del territorio regionale. Infatti, oltre alle varie limitazioni che riguardano ogni tipo di esercizio commerciale e ogni tipo di attività sociali che metta in serio pericolo le possibilità di distanziamento sociale ormai stranote, è interessante un richiamo dedicato ai bambini.

Stiamo parlando in particolare del suggerimento che viene rivolto alle famiglie, cioè, il “privilegiare per i bambini mascherine colorate e/o stampe” contenuto in uno dei due allegati all’ordinanza che abbiamo citato poco sopra. L’espressione è stata pubblicata all’interno dell capitolo sui comportamenti da tenere nelle aree giochi, dove “la mascherina di protezione deve essere utilizzata da genitori, accompagnatori ed eventuale personale e dai bambini e ragazzi sopra i 6 anni di età”. Oltre alle indicazioni di base che abbiamo imparato ad adottare ogni singola regione e cioè igienizzarsi, tenere pulite le attrezzature e ripensare gli spazi, si  invitano i familiari a dotare i più piccoli di mascherine variopinte.

Siccome non è stato specificato alcun motivo di questa raccomandazione, è possibile pensare che chi ha steso il testo dell’ordinanza abbia avuto memoria per un attimo della classica scena ricorrente del bambino spaventato di fronte al camice bianco, che sia di un medico o di un dentista, che scoppia in un pianto dirotto o quantomeno resti col fiato sospeso non riuscendo a capire il motivo nobile di tale apparenza inquietante.

“Benché non sia stato argomentato il motivo – ha affermato Sofia Brambilla di Superbelle – può essere importante per il bambino sul piano simbolico vedere la propria guida,  tipicamente i genitori, avere un’identità definita anche dalla scelta personalizzata di una mascherina. A maggior ragione se il genitore coinvolge il piccolo, favorendo la accettazione dell’uso garantendo un segno di protezione, decidendo insieme quale colore o fantasia sia la sua preferita per renderla un’occasione di gioco”.

È ovvio che alle famiglie spetta il grande lavoro di educazione alla corretta prevenzione, con i vari strumenti di protezione individuale e le migliori pratiche per una corretta sanificazione e igienizzazione del corpo e di oggetti e ambienti, di gestione del distanziamento sociale anche quando comporta scelte dolorose. I bambini sono privi degli strumenti necessari alla comprensione della gravità della situazione e dei tanti aspetti che si basano anche sulla normale esperienza di vita, impossibile da avere visto la loro giovane età.

 

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